Francia, l’ex collaboratore di Macron condannato a tre anni di carcere: picchiò un manifestante

5 Nov 2021 16:58 - di Giorgia Castelli
Macron

Alexandre Benalla, ex collaboratore del presidente francese Emmanuel Macron, è stato condannato a tre anni di carcere per aver picchiato, con indosso un casco della polizia, un manifestante in piazza. Lo riferiscono i media francesi. Come riporta l’Ansa.it, gli è stato inflitto un anno senza condizionale con il beneficio del braccialetto elettronico, per violenze e usurpazione della funzione di poliziotto durante la manifestazione del 1 maggio 2018.

L’ex collaboratore di Macron, 30 anni, è stato anche riconosciuto colpevole di aver usato illegalmente i suoi passaporti diplomatici dopo il licenziamento, di aver falsificato un documento per ottenere un passaporto di servizio e di aver portato illegalmente un’arma nel 2017.

Le richieste del pm e della difesa

Come riporta Le Monde, la sentenza va ben oltre le requisizioni dell’accusa: durante il processo, il pm ha chiesto diciotto mesi di reclusione con sospensione della pena nei confronti dell’ex stretto collaboratore di Emmanuel Macron, ora riconvertito nel settore privato. Nel corso dell’udienza l’accusa ha chiesto ulteriori sanzioni di 500 euro di multa, l’interdizione da ogni ufficio pubblico per cinque anni e il porto d’arma per dieci anni. La difesa dell’ex membro del gabinetto di Emmanuel Macron ha chiesto la scarcerazione per tutti i reati, ad eccezione dell’uso fraudolento – riconosciuto – dei passaporti diplomatici.

Francia, l’ex bodyguard di Macron condannato

A identificare Benalla, grazie a un video, era stato il quotidiano Le Monde: nelle immagini si vedeva Benalla picchiare selvaggiamente un uomo che manifestava nel Quartiere Latino. Le Monde il 18 luglio 2018 scriveva: «È successo tutto due mesi fa, il primo  maggio. Quel giorno, un funzionario di Emmanuel Macron, dotato di un casco con visiera della polizia, ha aggredito un giovane che era a terra durante una manifestazione che si stava svolgendo in Place Contrescarpe, nel 5° arrondissement di Parigi. Poi si allontanò velocemente, per paura di essere riconosciuto».

 

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