“Soldato Jane” trova la salvezza a Trieste. La donna afghana era nel mirino dei talebani

25 Ott 2021 20:40 - di Gloria Sabatini

Da Herat a Verona, oltre 5 mila chilometri in linea d’aria. La strada che separa la morte dalla vita. Ricercata dai Talebani, la Soldato Jane dell’Afghanistan ha trovato finalmente un porto sicuro. E un lieto fine, per sé e la sua famiglia.

Soldato Jane trova la salvezza in Italia

La donna (soprannominata soldato Jane per restare anonima)  è atterrata a Milano oggi pomeriggio per poi raggiungere Verona. Dove ora risiederà, assieme al marito e ai suoi due figli. Ad accogliere la collaboratrice dell’esercito italiano, in piazza Bra, c’era il sindaco Federico Sboarina. Emozionato davanti a quello sguardo tanto fiero quanto colmo di lacrime. In inglese, la donna, coperta dal velo scuro, ha sussurrato “Siamo felici, molto felici di essere in Italia”. Per poi lasciarsi andare ad un fiume di parole, nella sua lingua madre.

Ricercata dai talebani ora è al sicuro a Verona

Ora la famiglia sarà ospite in un appartamento degli Istituti Civici di Servizio Sociale. L’ente pubblico che collabora con il Comune di Verona per le emergenze abitative. E al quale l’Amministrazione comunale ha chiesto un supporto. Lì faranno tutti la quarantena, dopodiché verranno trasferiti in un’altra residenza, pronta a diventare la loro nuova casa. Il sogno, comunque, resta di tornare in Patria, dal resto della famiglia lasciata in Afghanistan.

Il sindaco: orgoglioso di accoglierla

“Oggi siamo tutti emozionati di essere parte di questa vicenda internazionale, che si conclude con un lieto fine”, ha detto il primo cittadino. ” La città di Verona non può che essere orgogliosa di accogliere questa donna. Che tanto ha fatto per il nostro esercito e i nostri militari, mettendo in pericolo la sua stessa vita. Siamo felici di ospitare assieme a lei anche i suoi due bambini e il marito. Ringrazio i consiglieri comunali Comencini e Bacciga che si sono fatti da tramite, in poche ore abbiamo trovato una soluzione per ospitarli e consentire loro di fare la quarantena. Tra due settimane avranno a disposizione un’altra soluzione abitativa dove poter rimanere in tutta sicurezza”.

Una vicenda internazionale a lieto fine

“Una vicenda internazionale, che a Verona trova il suo lieto fine” ha detto Comencini,” resa nota grazie a Inside Over e al giornalista Biloslavo. Con il quale ci siamo messi in contatto. Per il momento rimarranno a Verona, in attesa dello status di rifugiati”. Siamo felici di aiutare quanti scappano realmente da una situazione di guerra – ha concluso Bacciga –  erano nella lista nera dei Talebani, ora sono a Verona. Siamo orgogliosi di aver fatto la nostra parte, salvando questa famiglia e questi bambini.

 

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