Perez Reverte nel suo ultimo romanzo, El Italiano, rende omaggio agli eroi della Decima Mas

4 Ott 2021 16:39 - di Vincenzo Fratta
Perez Reverte

A fine settembre è uscito in Spagna El italiano il nuovo romanzo storico di Arturo Pérez-Reverte. Ambientato tra 1942 e il 1943 ricostruisce le imprese dei sommozzatori italiani della Decima Mas contro la base navale inglese di Gibilterra nella quale affondarono 14 navi.

In precedenza gli uomini dell’Orsa Maggiore avevano colato a picco le corazzate Valiant e Queen Elizabeth ad Alessandria, violato il porto di Sudra, affondando l’incrociatore York ed altre imbarcazioni, e tentato di penetrare a Malta, con un bottino complessivo di 25 navi alleate affondate o rese inutilizzabili per il resto del conflitto.

Le azioni della Decima con i “maiali”

Le azioni venivano compiute da poche decine di uomini coraggiosi e audaci, utilizzando dei «Siluri a lenta corsa», conosciuti anche come «maiali», e potendo contare con una strumentazione subacquea d’avanguardia.

Il Maiale era un sommergibile tascabile di forma simile a un siluro, adatto a trasportare, a bassa velocità, due operatori muniti di respiratori subacquei autonomi e una carica esplosiva da applicare alla carena della nave avversaria ormeggiata nel porto.

Le loro imprese non hanno mai avuto un adeguato riconoscimento – tantomeno in Patria –, e Pérez-Reverte, che prima di diventare romanziere è stato per anni corrispondente di guerra, con il suo libro intende rendere omaggio a questi eroi dimenticati.

Il romanzo comincia con la libraia Elena che trova un reduce ferito sulla spiaggia

E lo fa da par suo. Il romanzo comincia con una libraia spagnola, Elena Arbues, che sulla spiaggia di Algeciras incontra ferito e privo di sensi Teseo Lombardo, reduce da una tentata incursione contro il porto di Gibilterra. Teseo e Gennaro Squarcialupo, il suo secondo a cavallo del maiale, sono i due sommozzatori protagonisti della storia.

La vista dell’uomo svenuto sulla battigia sembra far rivivere ad Elena, amante della cultura classica, l’incontro di Nausicaa con Ulisse. La donna «riconosce l’eroe» e lo trascina nella sua casa poco distante, mutando così per sempre il corso della propria vita.

L’arroganza degli inglesi e il disprezzo verso gli italiani

L'equipaggiamento dei sommozzatori della Decima MasNelle pagine de El italiano, oltre all’ardimento degli incursori della Decima, c’è l’arroganza degli inglesi e il loro disprezzo verso i soldati italiani.

Le imprese compiute dai sommozzatori e il comportamento degli italiani in altri scenari di guerra la smentiscono, ma la nomea di «maccaroni poco atti al combattimento» resta ancora oggi una caratteristica della storiografia anglosassone.

Ci sono anche i riflessi del dramma dell’8 settembre, la «morte della Patria», con il cambio di alleanze, la vergognosa fuga del Re e l’esercito rimasto senza ordini, vaso di coccio in mezzo alla determinazione di tedeschi ed angloamericani.

Anche il gruppo dell’Orsa Maggiore ne subisce le conseguenze. Entrambi prigionieri in India Teseo Lombardo e Gennaro Squarcialupo fanno scelte diverse. Il primo accetta di collaborare con gli ex nemici, mentre il secondo si mantiene fedele ai suoi ideali, resta nel campo di prigionia e potrà rientrare in Italia soltanto al termine del conflitto.

Il dialogo tra il comandante inglese e due italiani prigionieri

Negli anni successivi si incontreranno una volta per pochi minuti, ma ormai il legame cameratesco che li aveva uniti era rotto per sempre.

Due brani di grande forza narrativa concludono il libro. Il dialogo tra il Comandante della nave inglese affondata da Lombardo e Squarcialupo e i due sommozzatori italiani in procinto di essere avviati al campo di prigionia. L’alto ufficiale vuole guardare in volto gli uomini che hanno compiuto, sia pure ai suoi danni, una così grande impresa, risparmiando nello stesso tempo la vita del suo equipaggio.

Poche pagine più avanti, il Commissario di polizia tenta l’ultimo stratagemma, per smascherare Elena Arbues e farla finire sulla forca per l’aiuto prestato agli italiani.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *