Lilli Gruber fa perdere la calma persino a Michetti. Che insorge: «Falsità su di me, mai stato con gli estremisti»

7 Ott 2021 12:07 - di Giorgia Castelli
Michetti

«Vergognoso. Sono state dette cose infondate e false, si getta discredito sulle persone e poi ci si interroga sul fatto che le persone non vadano a votare, così si crea un clima infernale. Sono addolorato di come viene trattata una persona con argomenti totalmente falsi, così si lede l’onore di una persona. Non ho mai avuto rapporti con la destra neofascista, in assoluto». Lo ha detto all’Adnkronos Enrico Michetti, candidato del centrodestra a sindaco di Roma, commentando le parole della conduttrice di Otto e mezzo Lilli Gruber ieri sera («Michetti è…insomma…viene da un mondo della destra destra destra. Forse anche un po’ neofascista»). Parole che fanno insorgere anche Giorgia Meloni che su Facebook scrive: «Ma questa vergogna senza pari si può chiamare giornalismo?». E posta il video della Gruber con la scritta: «Il delirio della Gruber in diretta tv».

Michetti: «Io sono nato nell’oratorio»

Michetti, dal canto suo, poi puntualizza: «Io sono nato nell’oratorio, sono stato nell’Azione cattolica e ho militato nella Democrazia cristiana. Negli ultimi trent’anni sono uscito dalla politica moderata, quando la Dc si è dissolta, e ho iniziato l’attività di assistenza agli amministratori e ai funzionari comunali». Michetti ha aggiunto poi che Gruber è stata anche «corretta in studio ma lei non ha fatto marcia indietro né si è scusata pubblicamente nei miei confronti».

«Brutta pagina di giornalismo televisivo»

Poi commentando anche con Affaritaliani.it, dice: «Oggi sono davvero rattristato per queste menzogne della Gruber. Poi ci si interroga perché poca gente va a votare e pochi si candidano. Sono davvero molto triste per come sono stato trattato». Dietro la Gruber c’è una certa sinistra? «Questo non lo so, ma quelle affermazioni sono veramente fuori luogo e manifestamente infondate. Una brutta pagina di giornalismo televisivo».

«No alla riforma del catasto»

In un post su Facebook Michetti è intervenuto sul catasto: «No alla riforma del catasto. L’aumento del valore delle case inciderà inevitabilmente anche sui servizi e le agevolazioni richieste dalle famiglie, dagli asili nido alle borse di studio. Una stangata inaccettabile, soprattutto in questo momento di crisi economica. La posizione del centrodestra è chiarissima: no ad altre tasse sulla casa. La casa va salvaguardata e non tassata».

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