Exploit senza boom della sardina Santori nella roccaforte del Pd: è Lady Clancy la regina dei seggi

5 Ott 2021 15:18 - di Giulia Melodia
sardina Santori

La ex sardina adottata dal Pd, Mattia Santori. è vice-campione di preferenze all’interno del nuovo consiglio comunale di Bologna. Battuto dalla competitor interna Emily Clancy, la giovane candidata di Coalizione Civica, che ha ottenuto il massimo dei voti (3.541), in corsa al fianco del neo-eletto sindaco Matteo Lepore. Dunque, per il leader del movimento antagonista alle destre, confluito nelle più rassicuranti liste elettorali del Partito democratico, si sarebbe registrato un exploit di preferenze. Non tanto da farlo risultare il più votato, ma abbastanza per far parlare di lui oggi.

Exploit elettorale della sardina Santori

Il tuffo del pesciolino rosso nel mare dem. Lui, nato in acque movimentiste nel 2019 per contrastare l’avanzata leghista in Emilia Romagna, ha sortito l’effetto che la giovane sardina si augurava: il salto nella politica “adulta”. Quella garantita dall’appartenenza a un partito istituzionalmente accreditato. E che, diciamocelo chiaro, proprio in Emilia Romagna e in Toscana ha le sue roccaforti inespugnabili. E così, giocando sul sicuro. E volendo vincere “facile”, ora anche Santori potrà accedere alle sacre stanze di Palazzo D’Accursio. Dato che, come riportava ancora poche ore fa anche l’Adnkronos, quando la metà delle schede erano state scrutinare, Mattia Santori contava già 1.623 preferenze, risultando il più votato del Pd.

Ma è Lady Clancy la regina delle preferenze

Un risultato che, se da un lato consacra il 34enne all’interno del partito di Letta. Dall’altro lo allontana definitivamente dagli intenti e dalle dichiarazioni rese pubbliche in cortei e raduni di piazza delle origini, quando a nome del movimento ittico le sardine si definivano a margine degli schemi politici vigenti, presentandosi come forza popolare movimentista in alternativa al sistema e alla casta. Negando, come sempre ha fatto pubblicamente Santori – e sulla sua scia, lo stesso hanno fatto i suoi attivisti – di voler puntare ad alcuna discesa in campo o candidatura politica che dir si voglia.

Per la sardina Santori pieno di preferenze, ma niente boom: il suo passaggio nel Pd non ha convinto molti. Ecco perché

E così, per quanto battuto dalla competitor italo-canadese, oggi la ex sardina nuota nel mare aperto del Pd e della politica con la lettera maiuscola. Un cambio di rotta annunciato solo di recente, quando, parlando ai suoi, e giustificando le sue scelte, ha sottolineato: «Oggi la politica fa paura, chi la fa dal basso teme di entrare nella melma, di infangarsi. Lo vedo nel timore dei miei amici, nella titubanza delle giovani Sardine. Ma se vogliamo che la politica si rinnovi e si rigeneri abbiamo bisogno di forze nuove». Peccato di nuovo, nella sua scelta. Nella sua candidatura col Pd. E nella sua elezione in quota dem in uno dei baluardi della sinistra militante, ci sia davvero poco. E non è certo per quel supposto quantitativo di novità che ieri Santori è stato votato ed eletto…

 

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