Delitto di Yara, Massimo Bossetti è diventato un poeta e ha vinto un premio. “Lotta per la sua innocenza”
Massimo Bossetti “si sta cimentando nella scrittura, ha vinto un premio letterario. Ha partecipato a due concorsi a livello nazionale, ha scritto una poesia che è stata valutata da una commissione e se non sbaglio è arrivato terzo”. Lo afferma Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, ospite della trasmissione ‘Iceberg‘ in onda su Telelombardia, nei giorni in cui nei cinema è uscito un film sul delitto di Yara Gambirasio, per il quale è stato condannato il muratore. “Ho incontrato Bossetti in carcere proprio pochi giorni fa – rimarca – e abbiamo parlato delle attività processuali, sta aspettando che venga fissata finalmente questa udienza a Bergamo. Dopo 5 mesi dalla sentenza della Cassazione di annullamento con rinvio a Bergamo non è stata ancora fissata l’udienza”.
Il film su Yara che Massimo Bossetti non vedrà
Questa settimana è uscito un film sul caso Yara. “Ne abbiamo parlato e non mi ha espresso l’intenzione di volerlo vedere – rimarca il legale -. Non vuole assistere a una celebrazione del pm Letizia Ruggeri. Anche io non sono intenzionato a vedere il film di Marco Tullio Giordana. Ci sono delle gravi inesattezze, è un film che mette in secondo piano la povera vittima. Esalta, forse secondo uno stile un po’ vecchio, il lavoro del pubblico ministero. Ritengo non sia assolutamente rispondente alla realtà, enfatizza solo una parte. Noi non siamo mai stati interpellati, giustamente perché ognuno puo’ produrre il film nel modo che ritiene più opportuno, ma se si vuole fare un documento che si avvicini alla storia che sia un documento storico, secondo me deve informarsi e sentire anche la difesa”.
Il film di Marco Tullio Giordana su Netflix
Il film, al cinema, di Marco Tullio Giordana, ricostruisce la storia tragica del caso di Yara Gambirasio, con Isabella Ragonese e Alessio Boni nel cast. In sala per tre giorni dal 18 al 20 ottobre, dal 5 novembre sarà disponibile su Netfllix. Il regista dei Cento Passi e della Meglio Gioventù ripercorre cronologicamente la vicenda, restituendo l’angoscia per la scomparsa della giovane scomparsa nel pomeriggio dopo essersi allenata a 700 metri da casa, nel centro sportivo del suo paese in ginnastica ritmica che tanto la appassionava. L’appello dei genitori e un’ansia che diventa dell’Italia intera. Poi il ritrovamento, in modo del tutto casuale esattamente tre mesi dopo la scomparsa, il 26 febbraio 2011, da un aeromodellista in un campo aperto a Chignolo d’Isola, distante circa 10 chilometri da Brembate di Sopra.