Saman, la svolta: dopo zio Danish tocca ai genitori. Cartabia firma la richiesta d’estradizione per loro

23 Set 2021 10:29 - di Greta Paolucci
Saman

Saman, il caso della scomparsa e del presunto omicidio della 18enne pakistana che viveva a Novellara è a una svolta. Dopo l’arresto dello zio Danish, che gli inquirenti considerano l’esecutore materiale del delitto. Aiutato dai cugini ad occultarne il corpo. Oggi la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, che ha ricevuto dagli uffici la traduzione di tutti gli atti della pratica, ha firmato e trasmesso al Pakistan le due domande di estradizione per i genitori di Saman Abbas: indagati per l’omicidio della figlia e ricercati dall’Interpol a livello internazionale. La giovane, secondo quanto emerso, sarebbe stata uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato. Organizzato dalla famiglia con un cugino più grande di lei…

Saman, il ministro Cartabia firma la richiesta di estradizione per i genitori della giovane

Dunque, ricercato in tutta Europa, alla fine il temuto Danish, Hasnain, zio di Saman Abbas, è stato scovato a Parigi. La Francia, del resto, è sempre stato il posto più sospetto per gli inquirenti al lavoro sul caso. E la zona “franca” più battuta per le ricerche dell’uomo braccato, che fino a ieri sembrava introvabile. E invece l’uomo, che la polizia francese ha stanato e bloccato con un’irruzione in un’abitazione privata alla periferia di Parigi, ora è in manette. Il blitz della gendarmerie, che le forze dell’ordine d’oltralpe hanno eseguito in coordinamento con il nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Emilia, segna l’accelerata verso la ricerca della verità. E potrebbe rivelarsi risolutivo per il caso.

Saman, il caso a una svolta dopo la cattura dello zio Danish

Non ci sono dubbi: l’identità dell’uomo, che è stato trovato senza documenti, è stata confermata dalla comparazione con le impronte digitali. Oltre che attraverso l’incrocio dei dati di alcune utenze telefoniche con gli accessi di Danish a diversi social. Eppure, quando i poliziotti francesi della Brigade Criminelle – l’equivalente della nostra squadra “anti-crimine” – hanno fatto irruzione nell’appartamento parigino, dove Danish Hasnain si stava nascondendo, non c’era la certezza che si trattasse realmente di lui. Poi, le impronte. Le analisi dei post social. E persino un piccolo neo sotto lo zigomo sinistro. Ma anche le sopracciglia unite e marcate, hanno confermato i sospetti. insomma, davvero tutto ha contribuito al ritrovamento e all’identificazione del ricercato.

Danish, l’estradizione prevista tra circa una settimana

Sospettato che ora si trova nel carcere parigino di Rue de Bastion, in attesa di comparire davanti a un giudice francese dove dovrà sostenere una sorta di udienza di convalida. A quel punto scatteranno le procedure per “l’estradizione” in Italia. Dove è previsto che arrivi tra circa una settimana. Dopo aver assolto a tutte le formalità di rito. E dove atterrerà con un volo diretto a Roma Fiumicino: Danish Hasnain troverà ad attenderlo i carabinieri, pronti a prenderlo in consegna. E la domanda ora diventa: parlerà con i magistrati? Di sicuro gli inquirenti non si aspettano un atteggiamento collaborativo. Come del resto già dimostrato dal cugino di Saman, in carcere dall’estate…

Saman, Gasparri: «L’arresto dello zio è un segnale importante di giustizia»

«L’arresto dello zio di Saman, la giovane pakistana scomparsa, con tutta probabilità uccisa dai suoi stessi familiari per aver rifiutato un matrimonio combinato. E di cui purtroppo non si è ancora trovato il corpo. È un segnale di giustizia importante in uno degli episodi di violenza e intolleranza più tristi accaduto in Italia negli ultimi anni». Sono le prime parole con cui il senatore Maurizio Gasparri, componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia, ha commentato il fermo dello zio di Saman. Parole a cui sono seguiti i ringraziamenti dell’esponente azzurro «per le forze dell’ordine che hanno consentito con il loro lavoro l’arresto di questo “mostro” a Parigi. E ci auguriamo che nel proseguo delle indagini anche i genitori possano essere assicurati alla giustizia italiana per scontare una pena esemplare. Saman merita giustizia», ha dichiarato Gasparri. Che poi ha concluso: «E purtroppo anche in Italia troppi tra coloro che ogni giorno si battono per i diritti non hanno onorato la memoria di questa giovane ragazza che si opponeva a usanze che nel nostro Paese non possiamo più tollerare»…

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