Proposta indecente alla Lucarelli: candidiamola alla Regione Sicilia. Per fortuna lei declina: una boutade

1 Set 2021 17:00 - di Ginevra Sorrentino
Selvaggia Lucarelli

La proposta indecente per Selvaggia Lucarelli arriva dallo scrittore catanese Ottavio Cappellani. Che fiero delle gesta civiche e delle polemiche social scatenate dalla blogger durante il suo soggiorno vacanziere in Sicilia, suggerisce la candidatura della blogger niente poco di meno che alla presidenza della Regione… Certo, non si può dire che Selvaggia Lucarelli non abbia lasciato il segno in Sicilia. E non poteva essere altrimenti, del resto: tra affitti non pagati, battibecchi con il sindaco di Noto e denunce estese fino a Palermo, la blogger ultimamente “promossa” (o retrocessa?) da stampa e web al rango di influencer, dalle vacanze al cimitero, dalle agenzie turistiche alle amministrazioni locali, ha coinvolto davvero di tutto e di più nelle sue invettive contro mala-gestione e degrado che a sua detta attanagliano l’isola. E cosa ci ha rimediato? Una candidatura alla presidenza della Regione Sicilia… O meglio: non proprio un’investitura ufficiale arrivata dalla politica, ma una proposta lanciata dallo scrittore catanese Ottavio Cappellani con un post sulla sua pagina personale di Facebook. Un post al quale la diretta interessata ha prima messo un sonoro “mi piace”, salvo poi declinare la presunta offerta, liquidandola come una boutade…

Selvaggia Lucarelli candidata alla Regione Sicilia: l’insolita proposta dello scrittore Cappellani

Ma andiamo con ordine. Come noto, nei giorni scorsi, durante la sua vacanza in Sicilia, la giornalista del Fatto Quotidiano, ha denunciato il degrado in alcune zone dell’isola: come l’immondizia a Noto. Oppure la situazione del cimitero dei Rotoli, dove da oltre un anno giacciono oltre mille bare senza sepoltura. E se per i cari estinti nulla è riuscita a risolvere, se non denunciando (per ultima) lo scempio dell’amministrazione locale rispetto alla gestione cimiteriale, per quanto riguarda i suoi disguidi vacanzieri l’ha risolta eccome: prima descrivendo la struttura come una villa da incubo. Poi, lasciando la residenza affittata per le vacanze senza saldare il conto. Un debito evaso a sua detta a causa di una serie di inefficienze della casa denunciate a furor di popolo…

Con l’endorsement alla blogger lo scrittore ammicca all’alleanza Pd-M5S…

Eppure, incredibile ma vero, quei post e cinguettii sulla realtà siciliana che la Lucarelli ha registrato durante il tour vacanziero sono bastati a Cappellani per lanciare la candidatura della blogger alla presidenza della Regione Sicilia. «Se la coalizione Pd-M5S vuole vincere in Sicilia – tuona ardimentoso lo scrittore catanese – non può che puntare sulla Lucarelli. I problemi che Selvaggia ha evidenziato sono da anni oggetto di dichiarazioni politiche e articoli sui giornali e non è mai successo niente. Sono bastati pochi post della Lucarelli per mettere tutti sull’attenti», dichiara ancora Cappellani nel suo appassionato (pure troppo) endorsement virtuale. Per fortuna, almeno in questo caso, la Lucarelli non si prende sul serio. E rispedendo la proposta al mittente, commenta: «È una boutade divertente e la prendo come tale»… E menomale.

La risposta della diretta interessata: «È una boutade divertente e la prendo come tale». Menomale…

Offerta declinata, però, la Lucarelli non si lascia sfuggire l’occasione di auto-promuoversi, abbandonandosi all’autocompiacimento. Per esempio asserendo: «Quello che è accaduto è casomai la dimostrazione che la politica si fa anche e soprattutto fuori dai palazzi. Perfino in vacanza – sottolinea la blogger –. Perché non si smette mai di essere cittadini. E non si deve dimenticare mai il concetto di “partecipazione”. Mi auguro che quello che ho generato sia un’onda lunga. E che i veri “influencer” ora si rivelino i cittadini siciliani. Una denuncia è una goccia. Migliaia, milioni di denunce fanno rumore. Più di un sacchetto lanciato da un finestrino». E lei di “rumore”, specie se scatenato ad arte, se ne intende...

 

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