La dura vita in carcere dei fratelli Bianchi: «Sputi nella pasta, un chiodo nel dentifricio e insulti»
Un chiodo nel dentifricio, sputi nella pasta, insulti e minacce. La vita in carcere è dura per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e per Mario Pincarelli, imputati per l’omicidio del 21enne di origine capoverdiana, Willy Monteiro Duarte, ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre dell’anno scorso a Colleferro per aver cercato di aiutare un amico in difficoltà. Come si legge su Repubblica: «Tra i tre c’è stato così chi ha pensato per un attimo al suicidio e chi è scoppiato in un pianto a dirotto fino a che non è intervenuto un medico. Particolari che ora emergono dalla perizia sulle intercettazioni effettuate a Rebibbia dai carabinieri».
Fratelli Bianchi, il racconto
Sempre il quotidiano scrive che «parlando con il fratello Alessandro che era andato a fargli visita, Marco Bianchi racconta: “Sto da solo, un poco all’aria. Quando esco io rientrano loro” . Il fratello nota qualcosa di strano nei capelli: “Chi ti ha fatto i capelli? Da solo?”. Marco: “Li ho fatti da solo”. Alessandro: “Che mangi?” . Marco: “Mi cucino”. Un problema pure il bucato. “Ci stanno due panni, me li lavo da solo”, dice Maldito al fratello. Ma oltre ai disagi c’è preoccupazione. “Ci stanno i bravi e ci stanno quelli non bravi, le merde”, racconta Marco. Alessandro: “Non devi dì niente”. Il campione di arti marziali afferma che lo chiamano “infame”».
Gli sputi
E poi ancora. «Il perito non riesce a decifrare tutto il dialogo ma, osservando anche i gesti dell’imputato, ipotizza che Maldito stia dicendo ad Alessandro che gli hanno sputato addosso. Il fratello: “A chi è che hanno menato che si è cacato sotto?” . Marco ” … era una cosa elettrica…”. Di più: ”…a me non mi ha detto niente nessuno. Che ha fatto? …mi hai spaccato (si tocca il naso) … ragazzi succede qualcosa? … il chiodo ficcato dentro il dentifricio … ogni cosa che succede, boomm… (fa segno di pugnalare alla gola)”. Ancora Marco: “Le peggio cose, tutto questi si portano”. Alessandro: “Il discorso è che devi sta attento, perché pure se tu stai a dormì. Perché ti zeccagnano (accoltellano ndr)”». E infine sputi. «Sempre per quanto riguarda il cibo, – si legge su Repubblica – dice poi che si compra le salsicce, le macina e le mangia con il sugo. Alessandro: “Loro che ti portano roba da pranzo, da magnà?” . Maldito: “La pasta” . Il fratello: “Ma ti ci sputano dentro? ” . Marco: ” Ma ci sputano si, eh ”. Il fratello: “E tu non te la magni, comprati sempre la roba, tutti i giorni, comprati tutto”».
Il più provato
Il più provato di tutti sembra Mario Pincarelli. «Parlando col padre Stefano, scrive Repubblica, è rassegnato: “Che c***o mi frega a me che mi picchiano…”. Le notizie in tv sulle indagini lo rendono ancora più inquieto. Il padre: “Aho, stammi a senti’, non lo vedé! Perché ti fanno solo sentì male. Tu vedi tutti i documentari”. Pincarelli sembra essere arrivato a pensare di compiere un insano gesto».