Fisco, le cartelle esattoriali rinviate a gennaio: successo di FdI, ottiene il sì di governo e Camera

9 Set 2021 15:19 - di Viola Longo
cartelle esattoriali

Saranno posticipate al primo gennaio 2022 le cartelle esattoriali che erano in scadenza per il 30 settembre e che prevedevano il pagamento delle rate sospese durante il periodo della pandemia. Il via libera alla proroga dei pagamenti è il risultato di una battaglia di FdI, che ha presentato un Odg al decreto Green pass accolto prima dal governo e poi dall’Aula della Camera. Il partito di Giorgia Meloni nei mesi scorsi aveva anche condotto sul tema la campagna “Se mi chiudi, non mi chiedi”.

Meloni: «Una grande vittoria di FdI»

«Grande vittoria di FdI in Parlamento: la Camera ha approvato il nostro Ordine del giorno al decreto “Green pass” che impegna il governo a prorogare le scadenze delle cartelle esattoriali riferite al periodo di emergenza Covid», ha commentato su Facebook la leader di FdI, Giorgia Meloni, parlando di «una proposta di buon senso sottoscritta dalla quasi totalità dei partiti per aiutare famiglie e imprese, in ginocchio per la crisi economica e che il governo ha il dovere di sostenere».

Cartelle esattoriali rinviate e rateizzabili

L’Odg ha ottenuto 326, 7 contrari e 9 astenuti (i deputati di Leu). Il provvedimento prevede, oltre allo spostamento in avanti dei pagamenti, anche la possibilità di dilazionarli in 120 rate. «Questa misura – ha sottolineato il deputato di FdI, Mauro Rotelli – permetterà agli italiani di poter assolvere all’adempimento potendo però “tirare il fiato” dopo i tanti mesi di chiusura causati dalla pandemia e dalle decisioni dei governi».

“Se mi chiudi, non mi chiedi”: l’impegno di FdI per il rinvio delle cartelle esattoriali

La precedente scadenza di settembre era, ha chiarito Francesco Lollobrigida, «un fatto inaccettabile in un momento di crisi economica, soprattutto per tutte quelle attività costrette alla chiusura dai provvedimenti anti-Covid dei governi Conte e Draghi». Lo stop alle cartelle esattoriali è, invece, ha ricordato anche il capogruppo di FdI alla Camera, «una vittoria di FdI che aveva lanciato l’iniziativa apponendo la prima firma al documento poi sottoscritto dalle altre forze politiche “Se mi chiudi, non chiedi”: una nostra storica battaglia per evitare che lo Stato continuasse a massacrare categorie già fortemente penalizzate».

Lollobrigida: «La nostra opposizione nell’interesse degli italiani»

La vicenda, dunque, è l’ennesima «dimostrazione che la nostra è un’opposizione responsabile, fatta nell’interesse degli italiani», ha concluso Lollobrigida, rivolgendo «un ringraziamento a tutte le forze politiche che hanno deciso di appoggiare la nostra proposta per sostenere famiglie e imprese».

 

 

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