Bufera sui comizi di Conte senza distanziamento: l’ira dei cantanti, da Ermal Meta a Mahmood

22 Set 2021 17:43 - di Fortunata Cerri
Conte

Nessun distanziamento. Nessun rispetto delle regole e del protocollo previsto per la pandemia. Giuseppe Conte gira l’Italia e posta le immagini del suo tour elettorale sul profilo Instagram. Si vedono piazze dove non c’è alcun distanziamento e le persone sono tutte accalcate. Immagini che hanno scatenato le ire di tantissimi cantanti che attendono di poter tornare in concerto dal vivo e che sono costretti ad esibirsi seguendo regole rigide e ferree che spesso scoraggiano gli stessi artisti a partire per i loro tour. Immagini ben diverse da quelle che abbiamo visto sabato scorso a Piazza del Popolo a Roma per la manifestazione di FdI a sostegno di Michetti. Alla chiamata di Fratelli d’Italia hanno risposto in diecimila. «Forse siamo rimasti gli unici ad organizzare manifestazioni di questa portata – aveva sottolineato Giorgia Meloni –  sempre rispettando le regole e il protocollo previsto dalla pandemia».

Polemiche per i comizi di Conte

Tra gli artisti più furiosi contro Conte c’è Ermal Meta. Sotto a un video di un comizio elettorale del leader dei 5S a Cosenza scrive ironico: «Quindi da domani le capienze degli spettacoli tornano alla normalità?». E sulle sue storie di Instagram chiede scusa a Salmo per averlo attaccato dopo il suo concerto a Olbia: «Chiedo pubblicamente scusa a Salmo, per la battuta che ho fatto dopo il suo concerto a Olbia – scrive il cantante postando un video di uno degli affollati comizi di Conte che dal palco saluta i suoi sostenitori – a giudicare da queste immagini aveva ragione lui».

Comizi di Conte, Ruggeri: «Ennesimo sfregio»

Anche Salmo non ci va leggero: «È iniziato il Flop tour – scrive sotto a una foto sul profilo Instagram dell’ex premier – abbiamo riempito le piazze. Grazie a tutti, ora andatevene a fan…». Su tutte le furie Bugo che sotto un dei tanti video postati sul profilo del presidente del M5S scrive: «Non sono solito commentare nei profili dei politici – sottolinea – e non lo sto facendo per ragioni di partito. Ma questo video insieme alla foto dei giorni precedenti sono uno sputo in faccia a tutto il mondo della musica live e dello spettacolo in generale». «Mi fa piacere per lui – dice Ruggeri su Instagram – ma suona come l’ennesimo sfregio ai “cantanti che ci fanno divertire”». «Perché lui si è noi no? – chiede anche Mahmood sulle sue storie di Instagram – Vogliamo spiegazioni!! E intanto il nostro settore sta ancora aspettando».

Fedez: «Fate ca***e»

In campo anche Fedez. «Fate ca***e», scrive sulle sue storie di Instagram. «Il settore dello spettacolo e i suoi lavoratori sono ormai del tutto abbandonati – prosegue il rapper – il Green Pass è lo strumento per tornare alla normalità, ma non per loro. Con la certificazione perché non riaprire alla capacità massima dei concerti? Mi continuo a domandare perché solo in Italia non si fa letteralmente nulla per introdurre norme e progettualità per far ripartire il mondo dello spettacolo con gli strumenti che oggi sono a disposizione e che potrebbero garantire la sicurezza di tutti».

Il rapper: «La vostra propaganda non può venire prima delle persone»

«E se da una parte – continua Fedez – il ministero dei Beni Culturali e il governo non fanno nulla dall’altra veniamo deliziati da queste immagini festose (le piazze affollate durante i comizi elettorali di Conte, ndr) che rappresentano un vero e proprio schiaffo in faccia per intere famiglie che per voi evidentemente sono inesistenti. La vostra propaganda non può venire prima delle persone. Quando parliamo di spettacoli non stiamo parlando di stron**te di poco conto ma parliamo di 200mila lavoratori falcidiati da due anni di immobilità quasi totale e politiche assenti. C’è un intero settore in ginocchio da due anni, dimenticato da tutti», conclude.

 

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