Usa, da Biden medaglia agli agenti che difesero il Congresso: «Hanno salvato la Costituzione»
L’attacco del 6 gennaio fu «un’insurrezione, un attacco di terroristi alla casa del popolo». Joe Biden non usa mezzi termini per definire l’assalto portato dai manifestanti trumpiani alla sede del Congresso americano. Doveva essere una protesta contro la sconfitta – a loro avviso – ingiusta di The Donald, ma divenne ben altro. Del resto è lì che si va a finire se lo scopo (non di Trump) era impedire la certificazione dei risultati elettorali. L’immagine di quella follia è sintetizzata nel volto e nell’abbigliamento dello Sciamano di QAnon. Fu lui a guidare l’assalto.
Biden ha firmato la legge
A circa sette mesi da allora, Biden ha ora firmato la legge che per conferire le medaglia agli agenti che, ha ricordato, «hanno protetto il nostro Campidoglio e, cosa più importante, la nostra Costituzione, salvando la vita a membri del Senato, della Camera e del loro staff». Un’iniziativa, questa di Biden, mossa da un’evidentissima finalità politica, che non è sfuggita a molti membri dell’opposizione. Lo conferma il voto contrario alla legge che conferisce le medaglie del Congresso di 21 repubblicani. Per molti di loro i disordini del 6 gennaio non furono una «insurrezione». Ovviamente, il presidente ha replicato accusando a sua volta i repubblicani di essere da mesi impegnati in un’opera di minimizzazione dei fatti di quel drammatico pomeriggio di gennaio.
21 repubblicani votano contro
In realtà, i rappresentanti del Gop (Grand Old Party), più che minimizzare, intendono riportare nella sua giusta luce un episodio, indubbiamente gravissimo, ma del tutto inidoneo a sovvertire le regole e l’ordinamento della più grande e potente democrazia del mondo. Ma Biden ha deciso la linea dura: «Non fu un’azione di dissenso, non fu un dibattito, non fu un atto democratico». A suo giudizio gli assaltatori del Congresso erano «terroristi». E ancora: «Fu un’insurrezione, un caos incostituzionale e fondamentalmente antiamericano». La firma della legge arriva dopo che nei giorni scorsi si sono suicidati altri due agenti che quel giorno parteciparono alla difesa del Congresso. In totale ammontano ora a quattro gli agenti che si sono tolti la vita. In 138, invece, rimasero feriti in quel “pomeriggio di un giorno da cani“.