Selvaggia Lucarelli contro la Cirinnà: «Ci mancava solo che lamentasse di dover fare la carbonaia»

26 Ago 2021 19:57 - di Fortunata Cerri
lucarelli

Selvaggia Lucarelli si scatena contro la Cirinnà. Il caos scoppiato sulla cuccia del cane e la difesa della parlamentare hanno provocato la reazione della giornalista. «Più che tutta la surreale vicenda del cane che dormiva in un caveau, mi ha colpito questo passaggio dell’intervista del Corriere alla Cirinnà. Un passaggio illuminante da un punto di vista sociologico, di quelli da nuovo “lavoro salariato e capitale” in salsa maremmana».

Le parole della senatrice dem

Ed ecco la frase della senatrice: «Ero già nei pasticci di mio, nelle ultime settimane. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l’ortolana, la cuoca. Tutto questo perché la nostra cameriera, strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all’altro. Volete sapere il motivo? Mi ha telefonato un pomeriggio e mi ha detto, di punto in bianco: “Me ne vado perché mi annoio a stare da sola con il cane”».

Selvaggia Lucarelli si scatena contro la Cirinnà

Parole che fanno scatenare la Lucarelli: «La Cirinnà ci spiega che era “nei pasticci” perché, causa dimissione della “cameriera” ora, in vacanza, fa la lavandaia, l’ortolana, la cuoca». E poi aggiunge: «Curioso definire normali lavori domestici adottando un lessico dal sapore verghiano, trasformando banali mansioni casalinghe in vecchi mestieri, ci mancava solo che lamentasse di dover fare anche il cocchiere e la carbonaia».

Lucarelli: «Parole della borghesia di altri tempi»

La giornalista si sofferma ad alcune riflessioni sul lessico utilizzato dalla Cirinnà. «Dá l’idea – scrive ancora la giornalista – che la sua concezione di lavoro dipendente sia vagamente superata, sembrano parole della borghesia di altri tempi che immagina il mondo del lavoro fatto di manualità e fatica come una sorta di presepe vivente. Col ciabattino illuminato dallo stoppino acceso della lanterna a olio. La lavandaia una che carica le lavatrici. Lavandaia, cameriera, ortolana. A sapere che avevo tutti questi titoli mi sarei messa le medagliette sul petto come Figliuolo. Vabbè».

Sui contributi Inps: «È stupita della sua magnanimità»

Poi arriva il passaggio del salario. Riguardo ai contributi Inps «si avverte lo stupore pure nelle virgole. È stupita di se stessa, della sua magnanimità. Poteva non pagarla e farla dormire nella cuccia col cane, su un giaciglio di banconote che, per carità, lei e il quadrupede avrebbero perfino potuto dare alle fiamme, nel caso a Capalbio l’inverno si fosse fatto rigido. E invece».  Finale col botto: «Il pane e le rose, la cuccia e le banconote. Quante bizze, questo proletariato».

Nel frattempo la Cirinnà travolta da una marea di critiche si scusa via twitter per le parole usate nei confronti della sua collaboratrice.

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