Michela Murgia si sveglia sulle donne afghane, Porro ironizza: «Stiamo a posto» (video)

24 Ago 2021 11:20 - di Luciana Delli Colli
donne afghane

Un Nicola Porro scatenato smonta pezzo per pezzo l’intervento con cui Michela Murgia, su La Stampa, annuncia che «noi donne lottiamo per le sorelle afghane». Un intervento che giunge a giorni dall’inizio della crisi e, più che come promessa, si connota come risposta ai molti che si sono domandati che fine avessero fatto le femministe di fronte al destino di orrori che si prospetta per le donne in Afghanistan. «Finalmente Michela Murgia si occupa delle donne afghane ed è veramente straordinario perché dopo un po’ di giorni si è accort* che ci sono un po’ di problemi in Afghanistan», sottolinea il giornalista nella sua Zuppa di Porro, ironizzando sull’uso del linguaggio neutro tanto caro alla scrittrice.

Porro: «Murgia lotta per le donne afghane. Siamo a posto»

«Murgia riesce a scrivere che “noi donne lottiamo per le sorelle afghane”. Allora siamo a posto», chiosa Porro, che però non si limita a sottolineare il ritardo con cui sono arrivate le rassicurazioni di Murgia e delle altre femministe, ma va a monte delle sue cause. «La riga sotto dice: “I nostri eserciti non erano certo andati lì a promuovere l’emancipazione femminile“», prosegue il giornalista, sottolineando che così si svela «il motivo per cui non si inginocchiano».

Ecco perché le femministe ora non si inginocchiano

«Il punto fondamentale è questa idea che questi eserciti non hanno promosso l’emancipazione, ma li mortacci de pippo!», esclama Porro, chiarendo che «gli eserciti saranno pure cattivi», come sostengono certe femministe e certa sinistra, ma «guarda caso negli ultimi 20 anni le donne afghane non erano obbligate a portare il velo, potevano lavorare, andare nei centri di bellezza. Le ragazzine afghane hanno potuto studiare, hanno conosciuto le classi miste, sono andate a scuola invece di andare in ospedale per partorire i loro figli a 13 anni».

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