Conte salda il “debito” con Mastella e ritira il simbolo M5s a Benevento. Il Pd non la prende bene

17 Ago 2021 19:02 - di Redazione
Conte Mastella

Giuseppe Conte paga il conto a Clemente Mastella. L’aiuto fornito in occasione della “pesca miracolosa” dei Responsabili ha avuto un prezzo. E infatti il ritiro del M5s dalla corsa per le amministrative di Benevento è sospetto. Dal «nuovo» Movimento che l’ex premier ga da poco preso in mano  è arrivato un  un inaspettato regalino di Ferragosto al sindaco uscente di Benevento Clemente Mastella, ricandidato per un secondo mandato.

Conte fa ritirare le truppe M5S a Benevento. Mastella “ringrazia”

Non proprio un regalo, ma in qualche modo un atto dovuto nei confronti del leader dell’Udeur, in sella da quasi mezzo secolo, che nel gennaio scorso si spese in prima persona per salvare la poltrona di Palazzo Chigi all’avvocato del popolo, dopo la spallata di Renzi al Conte 2. Mastella è in campo contro  Luigi Perifano, avvocato su cui c’è l’intesa di ferro Pd-Cinque stelle. Per meglio dire, c’era. Ora tutto è cambiato, Conte ha fatto fare al m5s la retromarcia che ha fatto digerire ai suoi con questa dichiarazione:  “Una decisione sicuramente sofferta, nata a seguito di un confronto costante e diretto con gli eletti del territorio e gli attivisti”. Ma quale confronto. La retromarcia, tra l’altro, avrebbe fatto infuriare gli alleati del Pd, ricostruisce il Giornale.

Da Conte assist a Mastella, candidato sindaco

Da non dimenticare che anche la moglie di Mastella, Sandra Lonardo,  senatrice eletta in Forza Italia, al primo appello di Conte, nei giorni di fibrillazione per l’esecutivo giallorosso, si iscrisse al partito dei responsabili. Insomma, Giuseppi si è “sdebitato” con la famiglia Mastella. Che il primo atto del Conte neo leader del m5s sia il ritoro delle truppe dalla battaglia per le comunali a Benevento la dice tutta. Doveva essere il partito anti-Casta e ora il M5S si riduce a fare da tappetino in ossequio a giochetti da prima republbica.  Del resto Conte non si è dimostato, ad oggi, un gran condottiero: è di pochi giorni fa la sua smentita  dell’ intenzione di candidarsi personalmente nella lista del Movimento5Stelle per le amministrative di Napoli. Figuriamoci. Teme flop un po’ ovunque e anche al nord con la sua uscita cialtronesca sui 200mila bambini affamati nelle bidonville di Milano, si è fatto ridere dietro da tutto il Parlamento e non solo.

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