Bianca Guaccero si vaccina e viene travolta dagli insulti: «Serva», «venduta», «topo di laboratorio»

14 Ago 2021 13:26 - di Gianluca Corrente
Bianca Guaccero

Ha fatto l’errore di condividere sui social la foto della seconda dose di vaccino. Per questo, Bianca Guaccero è stata travolta da insulti e offese di ogni genere. È l’ennesima vip che subisce l’intolleranza e il veleno dei tristemente famosi “odiatori del web”. In un recente passato si era vittima di odio sociale e odio politico. Ora si è vittima dei no-vax.

Bianca Guaccero e la foto del vaccino

La conduttrice di Detto Fatto ha deciso di farsi immortalare insieme al medico che le ha somministrato l’ultima dose di vaccino. Con loro c’era anche un’infermiera. Bianca Guaccero ha ringraziato i sanitari e ha raccomandato ai suoi follower di vaccinarsi. Un messaggio che ha scatenato l’inferno in quattro e quattr’otto.

Una marea di insulti e offese inaccettabili

Commenti a raffica, fango e veleno. E lei ha replicato pubblicamente su Instagram. Un lungo messaggio, il suo, molto duro. «Volevo ringraziare tutte le persone che mi hanno dato della “criminale”, “cavia”», ha scritto. «Hanno smesso di seguirmi, mi hanno additata come “serva del sistema”. Ma le offese non finiscono qui. L’hanno etichettata come “venduta” e “topo di laboratorio”.

«Purgata da un siero sperimentale»

C’è chi le ha detto “da te non me l’aspettavo”. E chi l’ha definita “purgata da un siero sperimentale”. «Questo sarebbe il senso civico?», ha scritto ancora Bianca Guaccero. «Rispetto? Buon senso? Coscienza?». Poi ha sottolineato il diritto di esprimere le proprie idee «senza andare alla gogna virale. Tutto questo livore ha a che fare con qualcos’altro. Mi ha colpita profondamente. Ed è qualcosa su cui veramente dover riflettere».

Bianca Guaccero: «Credo in questa battaglia»

«Forse perché si ha bisogno odi essere ascoltati? Perché si è spaventati, confusi?». La conduttrice ha spiegato l’intento trasparente del suo post, immortalata per documentare un momento per lei importante. Un momento da «condividere con chi, come me, crede in questa battaglia».

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