Alfonso e Virginia: oggi sposi (politici). Ecco come è nata la strana coppia Pecoraro Scanio-Raggi

20 Ago 2021 18:38 - di Penelope Corrado
Raggi Pecoraro Scanio

Lui è tornato. E nessuno ne sentiva la mancanza. Alfonso Pecoraro Scanio, 61 anni, astro calante degli ambientalisti italiani, un grande futuro alle spalle, ha scelto di puntare sulla prossima meteora della politica italiana: Virginia Raggi.
Ha raccontato lo stesso ex ministro dell’Ambiente, in un’intervista a Repubblica di come gli sia venuta in mente questa genialata della quale nessuno sentiva la neccessità.

Galeotta fu una cena tra Virginia e Alfonso

Galeotta fu una cena con Jeremy Rifkin.  «Nell’autunno del 2019, io, Virginia Raggi e l’economista Jeremy Rifkin siamo andati a cena in un ristorante a Roma. Ero un po’ deluso dei contenuti verdi della giunta grillina. Ci ha messo un po’ di tempo, ma ora finalmente ha varato il Paesc, il piano di azione per l’energia sostenibile e il clima». La Capitale piena di rifiuti? «Colpa della Regione Lazio», dice il nostro ambientalista, dandosi sulla zappa sui piedi. Nella giunta ci stanno tutti i suoi compagni di coalizione. Ma l’amore per Virginia è scoppiato quando ha visto la soluzione che la sindaca ha adottato per l’erba alta: le pecore al posto dei giardinieri. «Roma ha grandi parchi, enormi polmoni verdi, pertanto la giudico una proposta positiva. Invece è stata ridicolizzata». Lui non lo capisce, poveretto. Insomma, Alfonso e Virginia sembrano proprio fatti uno per l’altra. 

Pecoraro Scanio sulle periferie: “Mi dicono che sostengano la Raggi, io non lo so, vivo in centro”

Il cronista, che vive a Roma e sa che aria tira per la sindaca, chiede a Pecoraro Scanio: «Davvero pensa che Virginia Raggi possa fare il bis?». L’ex ministro verde, che percepisce da 12 anni un vitalizio, attualmente intorno ai 5mila euro mensili, vive in un lussuoso appartamento del centro storico romano. Non può saperne nulla di cosa accade alla Borghesiana o a Ponte Galeria. Non prende mezzi pubblici, non esce dalla zona Ztl, vive nella sua meravigliosa bolla da perfetto esponente della Casta. Quindi risponde con una frase esilarante.  «Può vincere. È una delle poche donne candidate in questa tornata. Andrebbe premiata. E poi si è occupata delle periferie. Io abito in centro storico, ma mi dicono che nelle periferie le danno una chance». Prima stupidaggine, il fatto di essere donna sarebbe un valore avulso dal merito. Ma la frase sul “sentito dire” che nelle periferie le danno una chance è ancora più spassosa. Chi glielo avrà detto a Pecoraro Scanio?

Nella lista per Virginia Raggi un altro riciclato: l’ex ministro Bianchi

Pecoraro Scanio sostiene quindi la lista pro Raggi che ha un nome da società d’informatica più che da lista elettorale. Si chiama Ecodigital e coniugherà (secondo i proponenti) i «temi dell’ecologia e dell’innovazione, con uno sguardo rivolto all’impegno delle nuove generazioni sulla tutela dell’ambiente». Il capolista sarà Alessandro Bianchi, un altro ex esponente governativo del centrosinistra. È stato infatti ministro ai Trasporti del secondo governo di Romano Prodi. Sotto questo aspetto, la lista elettorale della Raggi è davvero nel pieno rispetto dell’ambiente: piena zeppa di riciclati. 

 

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