Vaccino ai prof, la maggioranza si spacca. Scontro Salvini-Letta: “Irresponsabile”. “Il caldo fa male”

20 Lug 2021 12:47 - di Eugenio Battisti

Vaccino sì, vaccino no per prof e studenti. Anche su questo terreno la maggioranza si spacca: da una parte il pressing del Pd, dall’altra il freno della Lega. “È una decisione da prendere insieme” è il solito mantra prudente di Palazzo Chigi. Ma proprio nel giorno in cui l’Italia supera la soglia del 50% dei vaccinati con due dosi,  l’obbligo del vaccino per il personale scolastico fa litigare.

Vaccino ai prof, la maggioranza si spacca

Ad alimentare un dibattito già caldo arrivano le parole del ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi. “Ci troveremo questa settimana col Consiglio dei ministri. E la decisione sull’obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall’intero collegio”. L’ipotesi per ora resta comunque nel cassetto. Come conferma il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. “Abbiamo ancora un po’ di tempo per un’opera di sensibilizzazione. Verso il personale docente e non docente della scuola che ancora non si è immunizzato. Ma non possiamo pensare di non riprendere le lezioni a settembre in presenza”.

Il Pd accelera, la Lega frena

Molti dal Pd ad alcuni governatori, come Stefano Bonaccini, sperano si vada avanti. Per riaprire a settembre in presenza e in sicurezza. Senza gli stop and go della Dad a singhiozzo. “Le vaccinazioni sono una priorità assoluta. Invitiamo il governo a prendere iniziative stringenti”, chiede Enrico Letta. Decisamente contrario Matteo Salvini. “Va messa in sicurezza la popolazione dai 60 in su, da 40 a 59 scelgano, per i giovani non serve. Parlare di obbligo per studenti di 13 o 14 anni o per gli insegnanti non fa parte del mio modo di pensare un paese libero”, taglia corto il leader del Carroccio. E ancora: “Entro settembre si stima di arrivare oltre il 90% di copertura volontaria fra gli insegnanti. Che senso ha parlare di obblighi o licenziamenti a scuola?”.

Letta: sei irresponsabile. Salvini: il caldo fa male

Apriti cielo. Il segretario dem non aspetta altro per attaccare l’avversario leghista. “Salvini ride e scherza. Penso che questo atteggiamento sia completamente irresponsabile”. Il leader della Lega non se lo fa dire. “Il caldo fa brutti scherzi”, replica. Ci risiamo. Con il Pd a pretendere di dare pagelle. E la Lega in difficoltà dentro una maggioranza extra-large. Il ministro Speranza avverte: “Nel dibattito sui vaccini non sono ammissibili ambiguità da parte di nessuna forza politica”. Anche Matteo Renzi scende in campo. Non tanto per i vaccini ma per rispedire al mittente i boatos di un feeling con il Carroccio. “Dire che non bisogna vaccinarsi sotto i 40 anni è una follia“.

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