Scuole aperte d’estate, flop del governo Draghi. E il ministro Bianchi difende i banchi a rotelle

22 Mag 2021 8:20 - di Robert Perdicchi

Canta vittoria, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, sostenendo che la sua idea di tenere aperte le scuole anche d’estate, dopo un inverno in cui la maggioranza degli studenti è stata chiusa in casa a seguire le lezioni in Dad, stia funzionando benissimo. Ma i dati dimostrano il contrario.

Le scuole aperte d’estate e la propaganda del ministro

“Il Covid ci ha fatto scoprire una cosa che sembrava scontata: la centralità della scuola. Lo abbiamo visto quando il ritorno a scuola è stato atteso e poi accolto con gioia da tutta la comunità. La scuola è una priorità ancora lo dimostrano le risorse messe nel decreto Sostegni bis e poi nel Pnrr. E il patto sulla scuola siglato giovedì con i sindacati segue quel percorso di dialogo continuo per rimetterla al centro: intervenire sulla scuola significa intervenire sul futuro di un Paese, è la cartina tornasole del funzionamento di un Paese”, afferma il ministro dell’Istruzione, in un’intervista al quotidiano ‘Il Corriere della Sera’. 

Le cifre: secondo Bianchi “oltre 5.800 istituti tra scuole statali e paritarie hanno presentato progetti per ricevere le risorse Pon. Le domande si chiudevano ieri. Mi sembra un bel segnale. Per il Piano estate le scuole dispongono anche dei 150 milioni del decreto Sostegni”.

Ma quante sono le scuole in Italia? Le scuole, statali e paritarie, sono 53.313 (40.749 statali e 12.564 paritarie), restano escluse dal conteggio le scuole private. Dunque, siamo intorno al 10% di adesioni ai progetti Pon per tenere le scuole aperte d’estate. Non esattamente un trionfo, a giudicare dalle cifre.

Maturità, t’avessi preso prima…

In merito alla Maturità senza scritti, che ha sollevato grandi polemiche, Bianchi spiega che “in realtà, la prova scritta in questa maturità c’è: in marzo è stato dato un elaborato su cui i ragazzi hanno dovuto lavorare e che diventa la base per il colloquio”.

“L’esame di maturità sarà vedere la capacità dei ragazzi di affrontare un tema, elaborarlo e poi spiegarlo: saperlo fare io credo sia fondamentale per affrontare la vita da adulti”. Mantenere questa formula? “Ora vediamo come va l’esame. Poi faremo una valutazione”. Sul timore bocciature il ministro risponde che “abbiamo chiesto ai docenti di tenere conto dell’anno particolare vissuto dai ragazzi”.

Bianchi promuove i banchi a rotelle

E il rientro a settembre? “Sarà in piena sicurezza: stiamo lavorando molto con gli altri ministeri, le Regioni, le Province e i Comuni affinché questo avvenga. Valuto positivamente l’idea della Regione Lazio di vaccinare subito i ragazzi che dovranno fare la maturità e attendiamo il 28 maggio il responso dell’Ema sul vaccino per la fascia 12-16 anni. Contiamo molto su questo”. Banchi a rotelle? “Le scuole nella loro autonomia sapranno come utilizzarli”. Dunque, serviranno a qualcosa, anche dopo il Covid, è la bizzarra tesi del ministro Bianchi.

 

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