Marocchino massacra la moglie davanti alla figlia: il gesto della piccola che ha posto fine all’orrore

5 Lug 2021 15:09 - di Gabriele Alberti
Marocchino

Per sette anni ha patito in silenzio percosse, lesioni, maltrattamenti ed anche violenze a sfondo sessuale. Ma quando è stata picchiata per l’ennesina volta davanti alla figlia ha deciso di chiamare la polizia e di denunciare il marito: per questo gli agenti della questura di Prato hanno arrestato un cittadino marocchino di 35 anni. All’alba  è giunta infatti al 112 la segnalazione di un’aggressione in ambito familiare nella zona di Tobbiana. La  donna, anche lei marocchina di 35 anni, ha riferito di essere stata picchiata dal marito e di essersi rifugiata, con la figlia di 11 anni, nella camera da letto per sfuggire all’uomo.

Marocchino arrestato a Prato

Giunti sul posto, agli agenti hanno aperto la porta ma l’uomo  ha tentato di minimizzare. Riferendo di aver avuto solo una banale lite con la moglie. In realtà i poliziotti hanno trovato la donna in camera con la piccola tra le braccia e il volto tumefatto. Il marito ha sostenuto l’insostenibile: di ignorare come la moglie potesse essersi procurata le lesioni. Il marocchino ha persino ipotizzato che se le fosse procurata lei stessa. Con  lo scopo di incolparlo ingiustamente, sbattendo volontariamente contro il muro.

Prato, il gesto coraggioso della figlia

A questo punto è stato il coraggio della piccola a chiarire il dramma familiare. La bambina, pur scossa, ha confermato la versione della madre, accusando il padre. L’uomo ha tentato il tutto per tutto e  si è difeso affermando di essere stato lui stesso vittima di percosse da parte delle moglie. Ha continuato la commedia, ha chiesto anche un medico, perché lo visitasse. In ospedale, intanto,  la donna è giunta in condizioni penose. Ha ricevuto le cure per un trauma cranico, con prognosi di 10 giorni. Mentre all’uomo, che non presentava alcun segno evidente delle asserite percosse, è stato fermato il collo con il collare, che, tuttavia, è stato lui stesso a togliersi dopo poco perché non necessario.

Il racconto della donna:  7 anni di violenze

La donna ha raccontato di essersi decisa a denunciare perché preoccupata per la figlia minorenne, davanti alla quale avvenivano regolarmente le vessazioni. Le era stato proposto di allontanarsi dall’abitazione con la figlia ma di aver rifiutato: in quanto convinta che dovesse essere il marito a lasciare l’abitazione familiare. In  accordo con il pm titolare del caso, i poliziotti hanno arrestato il 35enne in flagranza di reato e lo hanno condotto in carcere.

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