L’Ema: legame tra miocarditi e vaccini a mRna. No J&J a chi soffre di sindromi capillari

9 Lug 2021 14:14 - di Redazione
vaccino sole

C’è un possibile legame tra le miocarditi e i vaccini a mRna, ammette l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Che mette in guardia anche dall’utilizzo dei vaccini su chi soffre di sindrome capillare.

“Casi molto rari” di miocardite e pericardite possono verificarsi dopo la vaccinazione anti-Covid con Comirnaty* (Pfizer/BioNTech) e Spikevax* (Moderna).

Gli esperti del Prac, il Comitato di farmacovigilanza dell’Agenzia europea del farmaco hanno ritenuto “possibile” un legame tra infiammazione cardiaca e vaccini a mRna, raccomandando quindi di “elencare la miocardite e la pericardite come nuovi effetti collaterali nelle informazioni sul prodotto per questi vaccini”.

Insieme, il Prac suggerisce di inserire “un avvertimento per sensibilizzare gli operatori sanitari e le persone che assumono questi vaccini“.

Ma c’è anche un’altra allerta: l’Agenzia europea del farmaco Ema sconsiglia anche l’uso del vaccino anti-Covid di Janssen (Johnson&Johnson) in persone con storia di sindrome da perdita capillare.

Il Comitato di farmacovigilanza dell’ente regolatorio Ue raccomanda di non utilizzare il prodotto adenovirale in chi soffre o ha sofferto di queste malattia.

Una “condizione molto rara e grave – ricordano gli esperti – che provoca perdita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni, con conseguente gonfiore principalmente alle braccia e alle gambe, bassa pressione sanguigna, ispessimento del sangue e bassi livelli ematici di albumina“.

Il Prac dell’Ema indica inoltre di “aggiungere alle informazioni sul prodotto la sindrome da perdita capillare come nuovo effetto collaterale del vaccino” J&J, “insieme a un avvertimento per sensibilizzare gli operatori sanitari e i pazienti su questo rischio”.

Il Prac dell’Ema ha esaminato “3 casi di sindrome da perdita capillare in persone che avevano ricevuto il vaccino Janssen, che si sono verificati entro 2 giorni dalla vaccinazione – precisa l’agenzia del farmaco  – Una delle persone colpite aveva una storia di sindrome da perdita capillare e 2 successivamente sono morte”.

Per questo “gli operatori sanitari devono essere consapevoli dei segni e dei sintomi della sindrome da perdita capillare e del suo rischio di recidiva nelle persone a cui è stata precedentemente diagnosticata questa condizione”.

Al 21 giugno 2021, informa l’Ema, erano state somministrate in tutto il mondo “oltre 18 milioni di dosi di vaccino J&J“.

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