La polizia salva 20enne tunisina segregata in casa. Il padre era già stato denunciato da un’altra figlia
A dare l’allarme è stata un’amica. Così la polizia è riuscita a rintracciare e liberare una ragazza tunisina di 20 anni, segregata in casa dai genitori. La vicenda si è verificata a Mantova e, per l’ennesima volta, mentre ancora si cerca il corpo di Saman Abbas, porta all’attenzione pubblica la condizione delle ragazze figlie di famiglie immigrate in Italia.
La polizia salva la ragazza tunisina segregata dai genitori
Arrivati a casa della giovane, i poliziotti hanno parlato con la ragazza, che si è detta terrorizzata dal fatto che i suoi familiari volessero riportarla in Tunisia contro la sua volontà. La 20enne, quindi, ha confermato di volersi allontanare immediatamente dai genitori e dai fratelli. Gli agenti, quindi, hanno deciso di accompagnarla con una scusa in Questura, dove la ragazza ha ribadito la volontà di allontanarsi dalla casa della famiglia.
La precedente denuncia per maltrattamenti in famiglia
Il padre si è difeso dicendo di non aver mai messo dei limiti alla libertà della figlia, pur riferendo agli agenti della sua intenzione di acquistare i biglietti aerei per recarsi nel Paese d’origine con tutta la famiglia. L’uomo, però, in passato era stato già denunciato, insieme alla moglie, per maltrattamenti in famiglia da parte di un’altra figlia minorenne, che in quella occasione era stata collocata in una struttura protetta.
La 20enne privata di passaporto e permesso di soggiorno
La 20enne, che grazie alla polizia è anche rientrata in possesso di passaporto e permesso di soggiorno, trattenuti dai genitori, si è trasferita in casa di alcune amiche in attesa di ulteriori accertamenti. La polizia, infatti, ha denunciato i fatti alla Procura di Mantova e il questore Paolo Sartori ha disposto l’avvio del procedimento amministrativo per una misura di sicurezza personale nei confronti dei genitori della giovane.