Italia-Spagna, tifoserie bollenti per la semifinale. Ecco come gli italiani in terra iberica si preparano al match
Tifoserie calienti in vista della semifinale degli europei 2020 tra Italia e Spagna. Gli italiani in terra iberica ”non fanno altro che parlare” del match di domani.
Europei, gli italiani in Spagna preparano il tifo
”Una partita molto sentita” . Che vedrà sfidarsi ”la Nazionale, i nostri valori’ e la squadra del ”Paese che ci ospita”. Una partita che i nostri connazionali nel Paese iberico vedranno”a casa. In gruppo, o nei ristoranti italiani”. Perché quella italiana e quella spagnola sono entrambe ”tifoserie molto accese. Ed è meglio non trovarsi nello stesso posto per evitare scontri, Seppur anche solo verbali”. A raccontare come si vive in Spagna l’attesa della semifinale degli Europei è Francesco Camiciottoli. Originario di Firenze. Trasferitosi quattro anni fa a Palma di Maiorca. E ora redattore di radio ‘Italiana Fm’.
Parla il fiorentino che vive a Palma di Maiorca: qui tutti impazziti
Per l’emittente cura la rubrica ‘Italiana nel Pallone’ e sente la voce degli italiani che vivono sull’isola. Ma anche a Madrid, Barcellona, Valencia, Alicante. Tutti ”con il cuore tricolore”,. Perché ”quando cambi Paese ci sono ”eventi come questi che ti fanno sentire italiano più che mai. Orgoglioso delle tue origini”. In particolare questa nazionale, spiega Camiciottoli. Perché ”è un’Italia degli italiani. Questa è una squadra che unisce. Non come è successo in passato, quando a Firenze la chiamavamo ‘Italientus’. L”Italia fatta dal blocco Juventus”. Parla di un “gruppo meraviglioso che Mancini, forse come nessuno mai, è riuscito a creare”.
Tutto merito di Mancini e Vialli
Tifoso della Fiorentina, ritiene che il merito sia proprio di ‘Mancini e Vialli. “Tutti li ricordiamo come una coppia gol meravigliosa. Vederli riabbracciarsi dopo tanto tempo ci fa un po’ sognare tutti. Ci riporta negli anni Novanta. E ci fanno sentire molto più italiani”. Tanti o messaggi degli italiani in Spagna che riceve via radio. “In molti – dice lo speaker – esprimono timore per una squadra che sulla carta non dovrebbe farci così paura. Ma quando le partite contano comincia a farsi vedere anche l’esperienza internazionale”. Per italiani e spagnoli quella di domani è vissuta come la vera finale. ”L’ultimo ricordo che abbiamo noi della Spagna è fortunato. Ma comunque è una squadra che ci ha sempre dato fastidio”, prosegue Camiciottoli. Che parla di ”ricordi dolci e amari. Un ricordo dolce è il mondiale del 1994 in America. Ma ci fu anche ”la gomitata fama di Tassotti a Luis Enrique. Che è proprio l’allenatore della Spagna oggi. Quindi tanti corsi e ricorsi storici su questa partita’‘.