Il parere dell’esperto: la gioia per la vittoria degli azzurri è una fiala di ottimismo per la ripartenza
Non c’è nulla da eccepire: la vittoria degli azzurri di ieri a Londra, sudata e meritata, è un antidoto contro malumore e polemiche. E, soprattutto, una fiala di ottimismo che dovrebbe immunizzarci dall’angoscia e caricarci per andare incontro alla ripartenza. Una teoria, quella della gioia per il trionfo calcistico che può diventare motore della ripresa e medicina curativa di malesseri e negatività, che anche gli esperti teorizzano in queste ore.
La vittoria degli azzurri fiala di ottimismo per la ripresa
Come Massimo Di Giannantonio, per esempio, presidente eletto della Società italiana di psichiatria (Sip). Il quale, commentando all’Adnkronos Salute la vittoriosa finale italiana agli Europei di calcio, asserisce senza timore di smentita che: «La gioia della vittoria degli azzurri, vissuta come un traguardo di tutti, sul piano emotivo, oltre ad essere stimolante, ha anche un valore “riabilitativo” dopo il lungo periodo di emergenza vissuto con il Covid».
Non è solo una partita vinta, ma molto di più…
Insomma, non è solo una partita vinta. «Ma una spinta propulsiva psicologica importante. L’entusiasmo è una grande medicina. Il buonumore potenzia le risposte costruttive e creative. E persino le risorse biologiche», spiega Massimo Di Giannantonio. Che poi aggiunge anche: si è trattato di «una vittoria vissuta come traguardo dell’intero corpo nazionale», analizza lo psichiatra. Della nostra stessa identità di popolo e di nazione. Come viene testimoniato dalla incredibile ondata di entusiasmo che ha percorso tutte le strade del Paese senza eccezione alcuna».
La vittoria degli azzurri e il Piano europeo Next generation Eu
E ancora. «Questo entusiasmo è così importante e creativo – prosegue l’esperto – perché viene vissuto quasi come un suggello alla fase del passaggio tra la dimensione pandemica e post pandemica. Oltretutto, coincide con l’attuazione del Piano europeo Next generation Eu che permette di pensare al futuro». Allora, «l’emozione della vittoria ha un valore transgenerazionale – rimarca inoltre Di Giannantonio –. Perché è qualcosa che apre le prospettive ai giovani che toccano con mano che il proprio Paese – e in qualche modo anche il proprio futuro – può arrivare ad altissimi risultati, in modo concreto e verificato».
La vittoria degli azzurri dimostra i vantaggi del “fare squadra”
Dall’altra parte «tutto questo tranquillizza anche le generazioni degli anziani – osserva lo psichiatra –. Perché vengono recuperate le premesse del loro lavoro». E pure «le generazioni di mezzo, che raccolgono il testimone di una società viva e vitale. In grado, nello scontro diretto, di prevalere grazie all’unità. Al coordinamento. Ai rapporti umani e al gruppo». Un importante “scacco” al pregiudizio, secondo il quale «siamo un popolo di “solisti”. Di persone occupate e preoccupate solo dei propri casi personali. Che non sanno fare squadra e che, di fronte alle difficoltà, tentano scorciatoie». Ha rappresentato anche questo, sul piano psicologico, la vittoria degli Azzurri agli Europei di calcio secondo Massimo Di Giannantonio.
La partita di ieri testimonia che il nostro «non è un Paese di individualisti»
La partita di ieri ha dimostrato, insomma, che il nostro «non è un Paese di individualisti e sa fare squadra. Su tutto questo – spiega lo psichiatra all’Adnkronos Salute – viene proiettata l’ombra lunga della campagna vaccinale e l’enorme sforzo che tutti stanno facendo. A cui vanno aggiunti ovviamente investimenti sui trasporti. Sui controlli delle misure di prevenzione. Perché la ripresa di settembre possa essere, anche sull’onda di questo slancio pieno di entusiasmo, l’inizio di una ripartenza. Una ripartenza che può diventare una vera rinascita», conclude l’esperto.
Peccato solo che sulla base dell’entusiasmo certamente si è rischiato troppo
Solo una nota negativa fa capolino dalla disamina ottimistica dello psichiatra: con i festeggiamenti per la vittoria degli Azzurri agli Europei di calcio «si sono poste condizioni di rischio rispetto ai possibili contagi Covid. Sulla base dell’entusiasmo certamente si è rischiato troppo. Oggi, però, sulla base della vittoria e della maggiore forza emotiva che ne deriva, occorre decuplicare gli sforzi e limitare i pericoli legati al virus con un maggiore impegno nell’applicare le misure di prevenzione.
Mai trascurare la prevenzione
Avendo una maggiore consapevolezza che siamo i responsabili del nostro futuro», spiega Di Giannantonio. Che poi chiosa: «Non bisogna più fare l’errore di trascurare la prevenzione». Specie perché: «La gioia che gli italiani hanno provato è utile a migliorare, nonostante, gli errori fatti. Perché potenzia la capacità di dare risposte costruttive». Ecco perché, dunque, in ultima analisi, «la squadra azzurra, con la sua unità e il suo spirito di squadra, può essere una metafora del popolo italiano».