Dopo la Cina, Grillo difende anche il regime di Cuba. FdI attacca: “Di Maio che ne pensa?”

18 Lug 2021 16:59 - di Marta Lima

Non sapendo cosa dire sui temi politici italiani, diviso tra i grillini contiani e quello draghiani, Beppe Grillo decide di prendere posizione – dopo averlo fatto in favore della Cina – anche in favore del regime castrista di Cuba, sull’orlo di un tracollo politico, economico e sociale. Beppe Grillo, garante del M5S, sul suo blog, rilancia “la lettera di Frei Betto, teologo delle liberazione, scrittore e politico brasiliano, su Cuba e gli avvenimenti di questi giorni”.

Grillo, Cuba e la rivoluzione fallita da sostenere

Il post del fondatore del M5S si titola ‘Cuba resiste‘, mentre nel testo il teologo si schiera dalla parte del governo dell’Avana, ricordando che “la Rivoluzione” a Cuba “vi assicurerà tre diritti umani fondamentali: cibo, salute e istruzione, oltre a casa e lavoro”. Una posizione nettamente anti-americana che rischia di imbarazzare fortemente il governo italiano e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Grillo riprende infatti le posizioni oltranziste di Frei, secondo il quale la situazione a Cuba “è figlia delle sanzioni Usa, inasprite dall’amministrazione Trump e delle pressioni internazionali, che hanno creato una fragilità che presta il fianco alle manifestazioni di malcontento, senza che il governo abbia dispiegato truppe o carri armati nelle strade”. “La resilienza del popolo cubano, alimentata da esempi come Martí, Che Guevara e Fidel, si è dimostrata invincibile. È a lei che noi tutti, che lottiamo per un mondo più giusto, dobbiamo solidarietà”, conclude la lettera del teologo rilanciata da Grillo.

Immediata la reazione dell’opposizione, con Fratelli d’Italia che va all’attacco: “Gravissimo! Beppe Grillo sul suo blog difende il regime comunista cubano e inneggia alla rivoluzione castrista. La forza politica di cui Grillo è ancora il garante esprime il Ministro degli Esteri. Cosa ne pensa Di Maio? È questa la posizione sua e del governo italiano sulla gravissima repressione in corso a Cuba? Di Maio prenda le distanze da Grillo o, per coerenza, si dimetta!”, scrive su Facebook il capodelegazione al Parlamento europeo di Fratelli d’Italia- Ecr e responsabile Esteri FdI, Carlo Fidanza.

L’appello alla libertà che l’Italia ignora

L’Observatorio Cubano de Derechos Humanos ha richiamato Josep Borrell, Alto rappresentante della Ue per la politica estera, e Michelle Bachelet, Alta commissaria dell’Onu per i diritti umani, accusandoli di “sviare l’attenzioni dai motivi delle proteste a Cuba”, mettendo l’accento unicamente sui problemi di natura economica.

“Abbiamo ascoltato molte richieste durante le manifestazione, ma le frasi che abbiamo sentito di più sono state”libertà” e “non abbiamo paura – ha dichiarato Alejandro González Raga, direttore dell’associazione che ha sede a Madrid – indicare unicamente la situazione economica come motivo delle proteste, come ha fatto la signora Bachelet, vuol dire non capire assolutamente niente di quello che succede a Cuba”. Per l’associazione, i manifestanti hanno “espresso chiaramente il principale problema di Cuba: la mancanza di libertà”. Allo stesso tmpo, Raga afferma che Borrell “si sbaglia nell’attribuire responsabilità agli Stati Uniti” per l’embargo. “E’ Cuba che deve cambiare, bisogna mettere l’attenzione su cui è responsabile del fatto che Cuba oggi è una dittatura”, ha concluso.

 

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