Capri, chi era Emanuele Melillo: dall’impegno con Fratelli d’Italia al volontariato nella Croce Rossa
Una cosa è certa: Emanuele Melillo non ha sbagliato per distrazione o incapacità, ma per un malore. Un infarto, forse. “Prima che il bus si andasse a schiantare l’abbiamo visto scuotere il capo, come se stesse male”, ha raccontato un testimone. Il giorno dopo il tragico incidente di Capri, che ha visto protagonista e vittima, purtroppo, il giovane napoletano Emanuele Melillo, è spuntato anche un video a documentare il volo del mezzo dal parapetto.
Capri, il video inedito dell’incidente
Chi era Emanuele Melillo nel racconto del fratello
“Partiva alle 6 del mattino. Quante volte è rimasto bloccato a Capri per il maltempo, dormiva nell’autorimessa. Un ragazzo d’oro, credimi, pieno di valori, era volontario della Croce Rossa, ha sempre lavorato. E in questa zona è molto più semplice delinquere che scegliere di lavorare. Aveva avuto anche i gradi di tenente della Croce Rossa, voleva partire per le missioni, era sottoufficiale. Ma non ha avuto il tempo», racconta il fratello a Fanpage.
Emanuele Melillo aveva 33 anni ed era originario del centro storico di Napoli: il suo impegno politico era a destra, con CasaPound, fino alla candidatura con Fratelli d’Italia, al Municipio di San Carlo all’Arena, come documentato dal “santino” in alto nella foto. Emanuele lascia la compagna Rosaria, con la quale aspettava da poco un bambino. Non mi manca niente”, scriveva solo due mesi fa, sui social, alla guida di quel bus che gli è costato la vita.
“Aveva un contratto a tempo determinato, tipo stagionale -riferisce all’Ansa Franco Chierchia, delegato Usb in Atc – ma essendoci una carenza di organico riusciva a lavorare quasi tutto l’anno anche perché in inverno quando la funicolare è chiusa per manutenzione noi con i bus forniamo il servizio sostitutivo. Quindi era un lavoratore esperto che conosceva le strade dell’isola”.
Il bilancio dell’incidente del bus
Non ci sono pazienti in pericolo di vita tra le persone ricoverate per le ferite riportate nell’incidente avvenuto ieri mattina a Capri. I pazienti trasferiti ieri da Capri a Napoli sono ricoverati in monitoraggio all’interno di un reparto a loro dedicato. Sono in corso approfondimenti diagnostici. Dei 23 feriti giunti ieri all’ospedale Capilupi di Capri, 15 sono stati trasferiti a Napoli: di questi 13 sono stati portati all’Ospedale del Mare, nel quartiere Ponticelli, mentre 2 bambini sono stati portati all’ospedale pediatrico Santobono.