Cancellata la riforma Bonafede ma Bonafede esulta. Gasparri: “Per Grillo e Conte un fallimento totale”

Bonafede, chi era costui? Anche la riforma voluta della Giustizia firmata M5s, finisce al macero, sgretolando l’ennesimo tassello della narrazione grillina.
Nell’intervista a Repubblica l’ex Guardasigilli schiuma rabbia e si limita a proclamare qualche panzana a uso di quel che resta suo elettorato. «Siamo rimasti soli a difendere la Giustizia». I pentastellati negano l’evidenza, come Giulia Sarti, che al Corriere della Sera, insiste nel dire che il M5s avrebbe avuto il riforma riscrivere la riforma Cartabia. Insomma, Bonafede e la sua legge sono già dimenticati.
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La balla di Bonafede sui reati di mafia che andavano prescritti
La vulgata grillina arruola come suo merito una misura che c’era nei fatti. E cioè che i reati di mafia e terrorismo restano esclusi dal meccanismo dell’improcedibilità e dunque dalla prescrizione. Inoltre, per quelli con aggravante mafiosa si applica un regime speciale che prevede, fino al 2024, un termine di 6 anni in appello, mentre dal 2025 tale termine viene fissato in 5 anni. Analogo trattamento avranno i processi per altri reati di allarme sociale come violenza sessuale e traffico internazionale di stupefacenti, e qui è stata la Lega a insistere su questo punto. Dal Carroccio ribattono punto su punto. «Il M5S è a lutto per il superamento della riforma Bonafede e inventa falsità. La Lega ha chiesto che sia i reati di mafia, sia violenza sessuale e traffico di stupefacenti non andassero in fumo». Alla narrazione grillina ha replicato invece il presidente delle Camere Penali Gian Domenico Caiazza: «Da sempre in Italia gli unici processi che vengono celebrati in tempi insolitamente rapidi sono quelli per reati di mafia e di grande traffico di stupefacenti, reati peraltro da sempre sostanzialmente imprescrittibili».
“Sul piano concreto non cambia niente”
«Sul piano concreto in realtà per i reati di mafia non cambia granché – dice il Presidente della Camera Penale ‘Bellavista’ di Palermo Fabio Ferrara – poiché come è ben noto in quei processi gli imputati sono generalmente in custodia cautelare i cui termini di fase e massimi nessuna Corte di Appello consentirebbe di fare scadere; quindi i processi di mafia vengono celebrati entro i tempi previsti per la custodia cautelare che sono ben più brevi di quelli previsti dalla nuova legge”.
La propaganda grillina già ha dimenticato Bonafede
E conclude: “Si continua, purtroppo, a fare propaganda con le menzogne. Alla fine chi ci rimette sono le persone con imputazioni marginali. Ma soprattutto sconfitta ne esce la giustizia”.
Eppure i grillini continuano a cantare vittoria. «Grazie alla determinazione del Movimento 5 Stelle e all’instancabile lavoro di Giuseppe Conte abbiamo ottenuto modifiche importanti alla riforma del processo penale, per scongiurare almeno i pericoli più gravi, ossia quelli di mandare al macero migliaia di processi per reati gravi e odiosi». Lo affermano i componenti del MoVimento 5 Stelle nella commissione Giustizia del Senato.
Gasparri: “Clamoroso fallimento dei grillini”
A loro risponde per le rime Maurizio Gasparri. «I grillini hanno poco da auto consolarsi. Il loro schema della giustizia con i processi a vita è stato cancellato. È una sconfitta clamorosa di Grillo, di Conte, di Bonafede, di Di Maio e quant’altri. Un altro pezzo della loro follia di governo è stato cancellato. La riforma è parziale e non affronta altri nodi fondamentali quali il CSM e la separazione delle carriere. Archiviate le follie grilline daremo un altro colpo nella direzione giusta attraverso i referendum. E poi – prosegue Gasparri – con la vittoria del centrodestra faremo la vera riforma, cancellando gli sconci del CSM e la politicizzazione delle toghe. Intanto questo clamoroso fallimento grillino fa respirare il Paese. Di sconfitta in sconfitta, il tracollo grillino è sotto gli occhi di tutti», conclude il senatore di Forza Italia.
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