Sfregio alla foiba di Basovizza: manifesti anti-italiani contro memoria e storia. Meloni: azione infame

3 Giu 2021 14:36 - di Bianca Conte
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Sfregio alla foiba di Basovizza: anonimi hanno apposto manifesti anti-italiani contro memoria nazionale e storia patria. La Meloni commenta il blitz anonimo su Facebook: «Un’azione infame e vergognosa». Dunque, denunciato dai media e dalla politica, l’ultimo oltraggio contro le vittime delle foibe si deve a personaggi anonimi che, approfittando del buio della notte, hanno messo a segno l’ultimo, vergognoso affronto: affiggere manifesti offensivi con la frase: «2 giugno 2021 Italia m…», uno sfregio alla memoria e al sacrificio delle vittime delle foibe. E degli italiani tutti. Teatro dello scempio: il monumento simbolo del massacro di italiani compiuto dai partigiani slavi, quello di Basovizza, dove qualche anonimo ha apposto manifesti anti-italiani, che offendono il ricordo di quelle stragi. Un eccidio che la sinistra continua a negare. Una ricorrenza troppo a lungo taciuta e ancora oggi oltraggiata e osteggiata. E su cui da tempo Fratelli d’Italia chiede l’istituzionalizzazione del ricordo, contro il negazionismo imperante.

Sfregio alla foiba di Basovizza: manifesti anti-italiani offendono la memoria delle vittime

La stessa Giorgia Meloni, all’indomani dell’odioso blitz anonimo, sulla sua pagina Facebook ha commentato indignata: «A Basovizza, dei vigliacchi hanno sfregiato il monumento nazionale in onore dei martiri delle Foibe. Un’azione infame e vergognosa che mi sdegna. Spero che i responsabili vengano immediatamente individuati e severamente puniti. Giù le mani dal ricordo dei nostri connazionali, uccisi solo perché italiani». Anche Forza Italia e la Lega si sono uniti alla denuncia del vile gesto: i primi con una nota a firma della deputata e coordinatrice di Forza Italia Fvg Sandra Savino, congiuntamente al capogruppo azzurro a Trieste, Alberto Polacco. La seconda con un tweet di Matteo Salvini che recita: «#Basovizza. Spero che questi imbecilli vengano presi e puniti. Onore ai Martiri delle Foibe».

Il gesto odioso di anonimi vili, inferto in occasione della Festa della Repubblica

Un gesto odioso, quello dell’affissione di manifesti volgari sul monumento simbolo del massacro di italiani compiuto da comunisti titini, che peraltro assume un duplice “disvalore” simbolico in quanto inferto in occasione della Festa della repubblica solennizzata ieri. A testimonianza di una unità nazionale che non può e non deve prescindere da una memoria condivisa. Un riconoscimento che la sinistra stenta ad accreditare, anche osteggiando o ignorando la legge proposta da Fdi. Riguardo la quale, ancora solo pochi giorni fa, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, Luca Ciriani. E il vicepresidente della Commissione Giustizia, Alberto Balboni, hanno affermato che «si tratta di un passo importante e storico». Di una tappa indispensabile a colmare la grave mancanza di una norma che condanni quanti ancora oggi negano gli eccidi commessi dai partigiani jugoslavi comunisti.

La proposta di legge di Fdi contro il negazionismo di sinistra sulle foibe

Una proposta che la Commissione Giustizia ha calendarizzato con l’esame del disegno di legge (a prima firma Ciriani), che modifica l’articolo 604-bis del codice penale. E che aggiunge un comma che punisce il negazionismo sulle foibe. Un Ddl che va ad aggiungersi al Codice che già prevede pene inasprite per chi nega o minimizza la Shoah e i crimini di genocidio. E che, a giorni ormai, potrà far entrare nel vivo la discussione del provvedimento con le prime audizioni.

 

 

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