Omicidio Ciatti, scarcerato il principale indagato: il ceceno che sferrò il calcio mortale torna libero
Vergogna Spagna, il caso dell’omicidio Ciatti si aggiorna all’ultima novità giudiziaria. Quella di cui non avremmo mai voluto dare conto: scarcerato il principale indagato. Il ceceno che sferrò il calcio mortale a Niccolò torna libero… Alla fine l’assassino ha avuto la meglio: le autorità spagnole hanno rimesso a piede libero il 17 giugno scorso Rassoul Bissoultanov, il ceceno indagato per l’omicidio del 22enne fiorentino Niccolò Ciatti. La vittima, pestata a morte senza alcun motivo l’11 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna. Il suo carnefice è di nuovo a piede libero: una equazione che grida vendetta.
Omicidio Ciatti, l’ultima vergogna arriva dalla Spagna: scarcerato il principale indagato
Sconcerto e indignazione per gli ultimi sviluppi giudiziari sul caso, che è toccato proprio al padre del giovane, Luigi Ciatti, annunciare dopo aver ricevuto le informazioni dai suoi legali in Spagna. Nei giorni scorsi il papà di Niccolò aveva manifestato timori per l’imminente scarcerazione. Un timore che aveva la sua ragion d’essere, a quanto pare, dal momento che si è concretizzato accreditando il peggiore degli scenari possibili… Il ceceno, dunque, è tornato in libertà per scadenza dei termini della detenzione preventiva, fissati in quattro anni. Ossia, quattro anni non sono bastati alla Spagna per aprire e chiudere il processo.
Omicidio Ciatti, torna a piede libero il ceceno che sferrò il calcio mortale a Niccolò
Bissoultanov è stato sottoposto all’obbligo di firma settimanale presso il Tribunale di Girona, dove il 26 novembre inizierà il dibattimento. Il ceceno, esperto di arti marziali, in particolare del tipo di lotta chiamata Mma, la notte tra l’11 e il 12 agosto del 2017, sulla pista da ballo della discoteca St. Trop, insieme a due connazionali, improvvisamente prese di mira Niccolò Ciatti, che stava trascorrendo con i suoi amici l’ultima serata della vacanza in Costa Brava. Così iniziò il pestaggio mortale. Bissoultanov, poco più grande di Niccolò, sferrò un violentissimo calcio alla testa del ragazzo di Scandicci, che non si rialzò più. Morì in ospedale alcune ore dopo.