Omicidio Ciatti, FdI chiede giustizia per Niccolò: la Spagna faccia il processo. Presto l’imputato sarà libero

27 Gen 2021 17:55 - di Redazione
FdI su omicidio Ciatti

Omicidio Ciatti, FdI chiede giustizia e verità per Niccolò: la Spagna faccia il processo. Presto l’imputato sarà libero e potrebbe diventare latitante. È stato un sì unanime, quello che ha promosso la mozione presentata a nome della Regione Toscana da FdI. Primo firmatario Francesco Torselli. Un sollecito che suona da monito, e che impegna la Regione a invitare le autorità spagnole concludere il processo prima che maturino i tempi della scarcerazione dell’imputato. Perché, come rileva Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana, e primo firmatario della mozione approvata oggi,  bisogna accelerare i tempi della giustizia spagnola. «Sono passati 4 anni ed ancora non è neanche partito il processo che dovrà far luce sulla morte di Niccolò Ciatti a Lloret de Mar. E ad agosto – ricorda l’esponente di FdI – l’unico ceceno attualmente in carcere, sarà liberato».

Omicidio Ciatti, FdI: una mozione chiede giustizia e verità per Niccolò

Dunque, la Regione Toscana si impegnerà a chiedere giustizia per Niccolò Ciatti. La prevede una mozione di FdI, «in merito alla richiesta della famiglia di Niccolò Ciatti affinché il processo in Spagna, riguardante il figlio, giunga a conclusione prima della scarcerazione dell’imputato». Una mozione approvata dall’aula questa mattina con voto favorevole all’unanimità. L’atto, che vede come primo firmatario Francesco Torselli (FdI), impegna infatti il presidente e la Giunta regionale a sollecitare le autorità spagnole “affinché il processo che vede quale principale imputato Rassoul Bissoultanov si concluda prima della scadenza dei termini di carcerazione preventiva dello stesso cittadino ceceno, ossia entro agosto 2021». La mozione, come riporta puntualmente l’Adnkronos, impegna inoltre «ad adoperarsi presso le autorità competenti italiane e spagnole per significare loro la legittima e condivisibile preoccupazione della famiglia di Niccolò Ciatti». Ossia che, qualora terminasse la carcerazione preventiva, il cittadino ceceno possa diventare latitante e far perdere le proprie tracce. E, infine, «a fare tutto quanto in suo potere per sostenere la richiesta di verità e giustizia in merito all’omicidio di Niccolò».

«Tutte le istituzioni siano a fianco della famiglia di Niccolò»

Non solo. Torselli ha ricordato in Aula come il pestaggio senza motivo di Niccolò, 22enne in vacanza a Lloret de Mar. Avvenuto in una discoteca ad opera di un gruppo di cittadini ceceni, «si configuri come un omicidio. Perché il principale imputato, atleta esperto di arti marziali, ha sferrato deliberatamente colpi che sapeva potevano essere mortali». Anche per questo, nell’atto, FdI chiede che «tutte le istituzioni siano a fianco della famiglia di Niccolò». E in questo contesto, è importante più che mai: anche perché il tempo non rema a favore. E in tal senso, preoccupa ulteriormente la crisi di governo in corso. Perché c’è una famiglia che attende verità e giustizia da 4 anni. E, ha detto a riguardo Torselli, «dobbiamo fare tutto il possibile affinché il processo parta il prima possibile e il ceceno non sia scarcerato. Ci auguriamo che, nonostante la crisi di governo in corso, i ministri Di Maio e Bonafede si siano già attivati presso le istituzioni spagnole».

La beffa incombe: il 12 agosto, l’unico dei responsabili ancora incarcerato in Spagna, sarà liberato

E ancora. «Niccolò – spiega Torselli – era un giovane scandiccese che poteva essere l’amico. Il fratello. Il figlio o il nipote di ognuno di noi. Un ragazzo normale a cui è stata rubata la vita improvvisamente. Nonostante l’evidenza delle prove, in Spagna non è neanche iniziato il processo sui fatti di Lloret de Mar. L’ennesima beffa è che il 12 agosto, l’unico dei responsabili ancora incarcerato in Spagna, sarà liberato a meno che non arrivi una prima condanna. Il tempo corre ed è tiranno». E «non è accettabile – conclude l’esponente del partito di Giorgia Meloni – che i suoi familiari attendano ancora. Bissoultanov non deve essere scarcerato. Bisogna scongiurare la possibilità che diventi latitante».

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