Meloni: «La federazione? È contro la sinistra, non contro di me». E su Berlusconi… (video)

7 Giu 2021 8:45 - di Sveva Ferri
meloni giletti

«Dopo lo Ius Soli e la patrimoniale è il turno di Bella ciao. Imprese in difficoltà, italiani stremati dalla crisi economica e queste sono le priorità della sinistra. Sempre più sconnessi dalla realtà». Giorgia Meloni è intervenuta su Twitter sull’ultima trovata di una sinistra sempre più in cerca d’autore e che, come ha spiegato la leader di FdI ieri sera a Non è l’Arena, è il vero obiettivo della proposta di Matteo Salvini di una federazione del centrodestra, che incassato l’apertura di Silvio Berlusconi. «Secondo me è anche un’operazione intelligente… non è un’operazione contro di me, ma contro la sinistra», ha chiarito Meloni da Massimo Giletti.

Meloni: «La federazione è contro la sinistra»

«Oggi Lega e FI governano con Pd e M5S» che provano a prendere i «voti di un pezzo di centrodestra per fare quello che facevano con Conte». «Io ho sempre detto che il centrodestra di governo deve fare di più», ha sottolineato Meloni, ribadendo che quella della federazione è una operazione alla quale «guardo con assoluto rispetto». «Ho sempre pensato che le differenze fossero un valore aggiunto… quello che fa la differenza in politica è la tua identità», ha rimarcato Meloni, che non avrebbe alcune problema a votare Silvio Berlusconi al Quirinale.

L’ipotesi della candidatura di Berlusconi al Colle

«Si figuri se mi metterei io contro la candidatura di Berlusconi al Quirinale… Ho sempre avuto – ha spiegato Meloni – un rapporto molto schietto con Berlusconi e di enorme rispetto reciproco». «Poi, ho detto che secondo me Berlusconi non mi ha mai capito completamente. Ci sta, siamo due persone diverse», ha proseguito Meloni, aggiungendo però di aver ricevuto più volte dal Cav dei complimenti, anche per la crescita di FdI. «Quindi lei lo voterebbe?», ha insistito Giletti. «Assolutamente io non ho problemi su questo, il punto è capire cosa vuole Draghi. Credo si debba partire la lì per parlare del tema della presidenza della Repubblica», ha sottolineato Meloni.

Draghi fino al 2023? «Spero di no, spero si voti»

E Mario Draghi? «È vero che Draghi le ha detto “sto qui fino al 2023”?», ha chiesto Giletti a Meloni. La leader di FdI ha chiarito di avere un rapporto cordiale con il premier nel rispetto dei reciproci ruoli. Ma – ha spiegato – Draghi non le ha dato “anticipazioni” sulle sue intenzioni politiche. «No, e io non gliel’ho chiesto. Comunque, spero di no», ha risposto la leader della destra, ricordando che il suo auspicio è che si voti.

«A Roma voglio vincere, Michetti può “allargare”»

L’intervista a Non è l’Arena è stata anche l’occasione per Meloni per tornare sul tema delle amministrative e, in particolare, del voto a Roma. «Oggi non mi interessa minimamente mettere la bandierina del partito. Queste amministrative sono elezioni complesse. FdI oggi a Roma forse è il primo partito del centrodestra, ma io voglio vincere… È la ragione per la quale – ha spiegato – mi sono dedicata a cercare un candidato che potesse “allargare”. Ho portato la proposta di Michetti perché parliamo di una persona che sul piano della conoscenza dell’amministrazione non ha pari e la macchina capitolina ha bisogno di uno che sappia dove mettere le mani».

Meloni da Giletti parla della riforma della giustizia

Infine, un passaggio sulla giustizia. «Io credo che la stragrande maggioranza dei magistrati siano i primi a volere una riforma che liberi la magistratura dal cancro delle correnti… Ed è la ragione per la quale abbiamo fatto diverse proposte che riguardano il tema della riforma del Csm. Per come la sta configurando il ministro Cartabia, la riforma, secondo me, non incide sulla composizione del Csm in maniera seria, sulla lotta alle correnti… Bisogna intervenire – ha concluso Meloni – in maniera drastica».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *