Maturità, quali mascherine usare? E’ possibile portare i parenti? Cosa indossare? Ecco regole e consigli
Anche per l’esame di Stato 2021, si è deciso di replicare la formula di emergenza adottata dodici mesi fa: niente prove collettive ma solo un colloquio orale, un po’ più corposo rispetto a quello tradizionale. Per il secondo anno consecutivo la vigilia della Maturità non sarà così animata dagli inviti a non usare smartphone (e dispositivi tecnologici in genere) per aiutarsi nelle prove scritte, o a evitare di cercare le tracce online (che, tanto, non sarebbe possibile trovare). Nonostante le misure adottate siano simili a quelle del 2020, da una ricerca di Skuola.net emerge che 1 maturando su 5 non sa quale mascherina va indossata.
Così il Protocollo da osservare per svolgere la prova in sicurezza a scuola sarà il tema centrale di ‘Maturità al sicuro’, la tradizionale campagna di sensibilizzazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni porta avanti, per il quattordicesimo anno consecutivo, assieme al portale Skuola.net.
Maturità, tra consigli e bufale
A restare immutato nel tempo, invece, è l’obiettivo dell’iniziativa: contrastare, attraverso la corretta informazione, il propagarsi di notizie errate, bufale e leggende metropolitane. I dettagli del Protocollo, peraltro, sono stati ufficializzati solo alla fine di maggio, dando poco tempo ai ragazzi di ‘studiarselo’ per bene. Il rischio di fare passi falsi il giorno della prova è dunque concreto e diffuso. Come mostra il monitoraggio effettuato, proprio su questi temi, da Skuola.net per la Polizia di Stato, su un campione di 1.000 studenti di quinto superiore. Circa un maturando su cinque, ad esempio, non sa che quest’anno ci sono indicazioni precise sulle mascherine da utilizzare durante l’orale, ossia che quelle chirurgiche sono considerate le più adatte, le Ffp2 sono sconsigliate mentre quelle cosiddette ‘di comunità’ (come quelle in tessuto) sono vietate.
Va anche peggio sulle modalità d’uso: solo il 46% sa che la mascherina potrà essere abbassata dal candidato durante il colloquio se sussistano le condizioni di distanziamento previste. E anche su quest’ultimo tema non tutti sono aggiornati: il protocollo fissa a due metri la distanza minima che deve esserci tra tutti i presenti nel luogo in cui si svolge l’esame, peccato che solo il 47% dei maturandi, meno di uno su due, dimostri di saperlo.
Gli accompagnatori dei ragazzi
Brutte sorprese in arrivo, poi, per gli accompagnatori di quell’8% di maturandi che pensa di poter portare una squadra a tifare per il proprio orale, a patto di rispettare il distanziamento. A essere consapevole che si potrà entrare a scuola al massimo con una persona al seguito è solo il 77%. Gli altri? Il restante 15% pensa sia addirittura obbligatorio affrontare la prova rigorosamente da soli di fronte alla commissione. Dura a morire, infine, la convinzione che all’ingresso della scuola verrà misurata la temperatura: solo 1 su 4 sa che questo non sarà necessario, basterà presentare l’autodichiarazione. Quella sì sarà indispensabile per accedere ai locali dell’istituto.
Iniziative come quella ‘antibufale’ di Polizia di Stato e Skuola.net servono proprio a veicolare i messaggi corretti e sgomberare il campo da quelli errati. L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi e per questo è necessario che mantengano la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni e, specie in un momento storico come quello attuale, si corre il rischio che i più giovani perdano la concentrazione che merita uno dei momenti più importanti della loro vita da studenti.