Il solito Galli avverte Draghi: “Mantenere le mascherine e prolungare lo stato di emergenza”

21 Giu 2021 11:47 - di Lucio Meo

L’uomo del pessimismo, il professor sventura, non cambia linea sul Covid nonostante i numeri del contagio siano sempre più confortanti. Per il professor Massimo Galli l’allarme non è passato. Prorogare o no lo stato di emergenza per Covid-19 oltre la scadenza del 31 luglio? Il dibattito “mi sembra assolutamente di ordine elettorale o di questo genere”. La verità è che “non abbiamo ancora risolto l’emergenza e per molti motivi. In un Paese in cui ogni Regione e ogni Provincia autonoma fa un po’ quel che gli pare dal punto di vista delle indicazioni organizzative”, come dimostra “l’esempio di Bolzano” che ha tolto l’obbligo di indossare le mascherina all’aperto, “mantenere una condizione in cui c’è teoricamente una maggiore capacità di controllo degli interventi di urgenza e di emergenza da parte del Governo, tutto sommato è rassicurante e necessario”. Questa l’opinione dell’infettivologo dell’ospedale Sacco e dell’università Statale di Milano, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai 3, con il suo consueto pessimismo.

Galli integerrimo anche sulle mascherine all’aperto

“Sembra che su questa storia della mascherina si debba fare una battaglia di libertà che in questi termini è una battaglia stupida. Trovo che discutere in questo modo di mascherine sia semplicemente stupido. Termine forte, ma ci sta. La mascherina è uno strumento, e come tale va usata, concepita, interpretata. Ci è stata dannatamente utile, piaccia o non piaccia, è stata fondamentale per un lungo periodo. La sua necessità ha caratteristiche diverse in questo momento, ma starne a discutere come se la si volesse demonizzare è tra lo stupido e l’irresponsabile”, dice ancora Massimo Galli. “La mascherina, a mio avviso, è da tenere nelle situazioni di affollamento sia al chiuso che all’aperto – ha detto Galli – Ed è da tenere ancora da parte soprattutto di chi non è vaccinato, per non infettarsi proprio adesso e contribuire in una situazione di bassa endemia a un’ulteriore diffusione del virus e alla circolazione di qualche variante. E poi ci sono le persone fragili, anche se vaccinate, per le quali non sappiamo nella stragrande maggioranza dei casi se il vaccino ha ‘preso’ o no. E a loro non c’è bisogno di suggerirlo, perché la mascherina se la tengono, tranne un po’ di incoscienti. E’ meglio che la indossino in certe situazioni, direi alla fine il più possibile”.

Pessimismo anche sulla variante indiana “Delta”

“Se devo rispondere in modo franco e diretto, temo che la variante Delta” in Italia “non la si stia seguendo abbastanza, anche se la si sta seguendo” e per ora sembra che “i focolai identificati” siano “pochi e limitati”. “Il dato di fatto – osserva l’esperto – è che certamente questa è una variante con una capacità diffusiva superiore a quella della variante cosiddetta inglese, tanto è vero che l’ha soppiantata sia in India che in Gran Bretagna. E’ altrettanto evidente che, fortunatamente, per la gran massa di vaccinati che abbiamo, gli effetti di questa variante sono sicuramente meno deleteri di quelli che avremmo se non avessimo i vaccinati”.

Anche se, su questo punto, Galli cita alcuni dati “solo per comparazione: il 19 giugno sera noi avevamo 46 milioni di dosi” di vaccino anti-Covid “date in Italia contro 73,7 mln nel Regno Unito, e 15,7 milioni di completamente vaccinati contro 31 mln nel Regno Unito. Con questo tipo di situazione, chiaramente, qualche cautela va comunque continuata a essere considerata”, avverte l’infettivologo, riferendosi in particolare alla mascherina: “Una cautela individuale che io – insiste – mi permetto di consigliare a chi non sia vaccinato o, essendo vaccinato, rientri nelle categorie cosiddette fragili”.

Lo scontro in tv con Storace

‘Bavaglio’ su cui fare una battaglia di libertà, o strumento di protezione ancora necessario, da togliere con prudenza? E’ su queste posizioni che si è consumato il botta e risposta in Tv fra l’infettivologo Massimo Galli, che invita a non abbandonare la cautela e a “non considerare la mascherina un bavaglio”, e il politico e giornalista Francesco Storace che parla di libertà e “sacrifici fatti da un popolo”.

Lo scontro è andato in onda ad ‘Agorà’ su Rai 3. “Mi metto dall’altra parte del televisore e ho più confusione di quando abbiamo cominciato – attacca Storace – Sono un cittadino qualunque, mi sono sottoposto alla doppia vaccinazione con disciplina e voglio sapere quando finisce questa storia secondo la scienza. Non è pensabile che tutto dipenda da una mascherina”. Galli definisce “stupido” fare della mascherina una battaglia di libertà. Storace contesta il ‘processo’ alla parola “bavaglio”. “Sono stanco di sentir criminanalizzare chi decide senza che ci sia un’autocritica da parte di centinaia di virologi che sono venuti in televisione a terrorizzarci”, ha alzato i toni Storace.

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