Green pass, via libera del Parlamento Ue. Ecco come si ottiene e come funziona

9 Giu 2021 11:16 - di Federica Parbuoni
green pass ue

Con un voto a larga maggioranza, il Parlamento europeo ha dato il via libera al regolamento per l’istituzione del Green Pass. Dunque, si procede nei tempi stabiliti verso l’introduzione del Certificato Covid Ue digitale, fissata per il primo luglio con validità di 12 mesi. Il Green pass consentirà ai cittadini comunitari vaccinati, guariti o in grado di esibire un tampone negativo di viaggiare nel territorio comunitario evitando ulteriori test o quarantene.

Come funziona il Green Pass Ue

In particolare, per quanto riguarda l’avvenuta vaccinazione completa, il pass avrà validità da 14 giorni dopo l’ultima dose, che nel caso dei guariti può anche essere unica, poiché il contagio “vale” come primo step dell’immunizzazione; per la guarigione il punto di riferimento sarà il tampone positivo: il pass varrà 180 giorni a partire dall’undicesimo giorno dopo il test, una volta terminato il periodo di contagiosità; il Green Pass con esito negativo di un test avrà poi durata differente a seconda del tampone cui ci si è sottoposti: 72 ore per il molecolare, 48 ore per il rapido.

Le regole per i minorenni

I minorenni che viaggiano in famiglia fruiscono delle agevolazioni concesse ai genitori. Per esempio, se gli adulti sono esenti da quarantena perché vaccinati, anche i minori lo saranno. Inoltre, i bambini sotto i 6 anni di età dovrebbero essere esentati anche dai test. Quelli dai 6 anni in su, però, dovranno sottoporsi a test. Incideranno probabilmente su questo anche le scelte dei singoli Stati membri.

Un diritto per i cittadini, ma non un obbligo per gli Stati

Il certificato non costituirà una condizione preliminare per la libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio. Ottenerlo è un diritto di tutti i cittadini Ue, ma non è un obbligo per gli Stati, infatti, adottarlo nei modi e nelle possibilità indicati dalle istituzioni comunitario. Quelle di Bruxelles, infatti, sono «raccomandazioni» che gli Stati possono decidere se e come accogliere. Per esempio, i singoli Stati possono decidere di considerare valida per il Pass anche una sola dose di vaccino, ma altri in questo caso potrebbero richiedere di effettuare il tampone per concedere l’ingresso sul proprio territorio. Deve esistere però una coerenza e una reciprocità nelle scelte: gli Stati che, per usare lo stesso esempio, considerano valida una sola dose nei propri confini nazionali, devono considerare valido lo stesso criterio anche per i Pass Ue.

Un’altra possibile variazione nell’adozione delle raccomandazioni riguarda i test: gli Stati membri sono liberi di accettare o meno i test rapidi come “prova” valida ai fini del Pass.

La possibilità di reintrodurre le restrizioni

Inoltre, gli Stati potranno reintrodurre le restrizioni anche per le persone vaccinate e guarite, se la situazione epidemiologica si deteriora rapidamente o dove è riportata un’elevata prevalenza di varianti preoccupanti. Le misure dovranno essere notificate, se possibile, con 48 ore di anticipo agli altri Stati membri e alla Commissione, mentre il pubblico dovrà ricevere un preavviso di 24 ore.

Come ottenere il Green Pass Ue

Si otterrà il Green pass Ue attraverso una piattaforma informatica, il Gateway, che è in funzione da oggi e alla quale i Paesi che lo vorranno potranno aderire anche prima del primo luglio. Il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice Qr. Intanto, sulle pagine ufficiali dell’Unione europea è possibile seguire tutti gli aggiornamenti sulle procedure, compreso lo stato dei lavori nei singoli Stati membri. Attualmente l’Italia risulta «tecnicamente pronta per connettersi con il Gateway del certificato», ma non «effettivamente connessa».

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