Green Pass, nell’Ue c’è l’accordo: entrerà in vigore dal 1° luglio. Ecco cosa prevede

20 Mag 2021 20:40 - di Viola Longo
green pass ue

Accordo trovato, nell’Ue, sul Green Pass, che però avrà un altro nome. Si chiamerà Eu Digital Covid Certificate, in italiano Certificato Covid Ue digitale, e servirà a provare l’avvenuta vaccinazione o la negatività a un test. Per quanto riguarda la guarigione dal Covid, invece, secondo quanto riferito da fonti parlamentari, si dovrà attendere ancora: l’utilizzo dei test sierologici come prova sarà reso possibile solo più tardi, con un atto delegato, sulla base di «evidenze».

Il Green Pass Ue in vigore dal 1° luglio

Il regolamento entrerà in vigore dal primo luglio 2021 e resterà valido per un anno. Le stesse fonti parlamentari hanno comunque specificato che il certificato, per quanto miri a facilitare la libertà di movimento all’interno dell’Ue, non sarà «una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione». Sarà, piuttosto, ha detto la commissaria alla Salute, Stella Kiriakides, «un importante passo verso il ripristino della libera circolazione dei cittadini nella massima sicurezza possibile».

Validi solo i vaccini Ema, per gli altri decidono gli Stati

I vaccini considerati validi ai fini del green pass dovrebbero essere, secondo quanto stabilito, quelli approvati dall’Ema, mentre per quelli autorizzati da autorità extra Ue, fra i quali per esempio lo Sputnik russo, la scelta se riconoscerli o meno spetterà ai singoli Stati membri. Ulteriori restrizioni nei confronti dei viaggiatori titolari del certificato non sono possibili «in linea di principio». Tuttavia si potranno imporre «ove necessario e in modo proporzionato, sulla base di evidenze, con notifica alla Commissione e ad altri Stati membri».

Il pass per tutti i cittadini Ue, anche se vivono altrove

Il certificato si applicherà anche ai cittadini Ue che risiedono fuori dall’Ue e che sono stati vaccinati con vaccini riconosciuti dall’Ema. Un’opzione «che non era contemplata» nella proposta iniziale. Ma che può essere molto utile ai cittadini Ue che risiedono, per esempio, nel Regno Unito o negli Usa.

Nessun riferimento alla gratuità dei test

Gli Stati membri hanno bloccato qualsiasi riferimento alla gratuità dei test necessari ad ottenere il certificato se non si è vaccinati. Ma la Commissione dovrebbe quindi stanziare 100 milioni di euro per acquistare test rapidi per i lavoratori frontalieri e quelli considerati essenziali.

L’iter per l’approvazione del regolamento

Il testo del regolamento, dopo l’accordo tra i colegislatori di Consiglio Ue, Parlamento Europeo e Commissione, dovrebbe ora essere votato in commissione Libe, competente per libertà civili, giustizia e affari interni. Poi dovrebbe passare alla plenaria dell’europarlamento di giugno, per essere approvato poi approvato tra il 7 e il 10, prima di arrivare al varo definitivo da parte del Consiglio.

Strumento per dimenticare «l’incubo» dell’estate 2020

«Il certificato sarà elemento fondamentale sulla strada per ripristinare viaggi agevoli e sicuri nell’Ue», ha scritto su Twitter la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Il certificato, ha detto in conferenza stampa a Bruxelles il negoziatore del Parlamento Fernando Lopez Aguilar (Spagna, Psoe), presidente della commissione Libe, dovrebbe far sì che l’estate del 2021 sia diversa «dall’incubo del 2020», quando le vacanze degli europei furono segnate da forti restrizioni alla libertà di movimento nell’Ue. A mano a mano che la vaccinazione avanza, ha aggiunto Lopez Aguilar, «i test saranno sempre meno necessari». Quindi, ha assicurato, la questione della gratuità e dei costi di tamponi e test rapidi perderà progressivamente di importanza.

 

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