Bimbo ferito a una mano all’asilo, indagato il sindaco di Crema: la rivolta bipartisan dei sindaci

8 Giu 2021 20:17 - di Fortunata Cerri
sindaco di Crema

Due dita di un bambino schiacciate da una porta dell’asilo e al sindaco arriva un avviso di garanzia.  Ad annunciarlo ieri in consiglio comunale è stato il primo cittadino di Crema, la Pd Stefania Bonaldi che lo ha reso noto su Facebook.  «Il bambino ha messo due dita nel cardine della porta tagliafuoco, che si era chiusa automaticamente, le ferite conseguenti hanno richiesto un periodo di cura di circa tre mesi, fortunatamente, ed è quello che conta di più, senza che vi sia stato un lascito di lesioni permanenti, tanto che il bimbo è tornato a frequentare il medesimo nido».

Le parole del sindaco di Crema

E poi ancora. «Non vi nascondo che questo episodio – ha detto Bonaldi ai consiglieri comunali –, fin dal suo accadere è stato per me fonte di grande avvilimento, lenito solo dal felice esito sanitario. Oggi è anche tempo di porre l’attenzione su un sistema che, a livello nazionale, necessita di interventi e correttivi, invocati anche da autorevoli opinionisti e studiosi in modo trasversale, che aumentino le tutele giuridiche a favore dei sindaci. Se oggi per trovare candidati disponibili è necessario un lunghissimo percorso di persuasione, è perché servire la propria comunità è diventato troppo rischioso». Al sindaco Bonaldi, come riporta il Corriere della Sera, «la Procura di Cremona contesta la mancanza di dispositivi idonei ad evitare la chiusura automatica della porta».

Solidarietà bipartisan al sindaco di Crema

Al sindaco è arrivata solidarietà bipartisan. Maria  Stella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, sul suo blog ha scritto: «Ho parlato con Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, per esprimerle la mia comprensione sul suo stato d’animo, dopo essersi vista recapitare un avviso di garanzia per lesioni colpose a seguito di un incidente che ha coinvolto un bimbo che frequenta l’asilo nido. Abbiamo condiviso il sollievo per lo stato di salute del bambino, che non ha subito danni permanenti per lo schiacciamento di due dita e allo stesso tempo riflettuto insieme sull’insostenibile mole di responsabilità che gravano sui sindaci dei piccoli come dei grandi Comuni. Capisco lo scoramento dei primi cittadini che, a fronte di modeste gratificazioni, devono confrontarsi ogni giorno con problematiche complesse e con rischi concreti di essere perseguiti penalmente e civilmente anche per fatti che esulano dalla loro diretta responsabilità. Credo che il governo debba prendere in seria considerazione, in sede di rivisitazione del Tuel, l’appello di Decaro e dell’Anci».

L’Anci: «Lo Stato deve metterci nelle condizioni di fare il nostro lavoro»

«Quanto accaduto alla sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, è l’ennesima testimonianza di quello che l’Anci e tutti i sindaci Italiani stanno denunciando ormai da tempo», afferma, dal canto suo, il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro. «Non è nostra abitudine contestare le attività della magistratura ne metterne in discussione le scelte – afferma – ma lo Stato deve metterci nelle condizioni di fare il nostro lavoro serenamente. Non chiediamo l’immunità o l’impunità (…)chiediamo solo di liberare i sindaci da responsabilità non proprie». E poi ancora. «… Vorrà dire che sfileremo con le nostre 8mila fasce, costituendoci “parte civica”, nell’aula di tribunale dove la sindaca di Crema dovrà forse un giorno presentarsi per difendersi da questa accusa».

Locatelli (Lega): «Sacrosanta la denuncia dell’Anci»

E sulla stessa scia anche il vice presidente dell’Anci Stefano Locatelli, responsabile enti locali della Lega. «Sacrosanta la denuncia di Anci: insieme a migliaia di sindaci italiani esprimiamo sostegno al sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, e confidiamo sia fatta presto chiarezza sulla vicenda che la vede coinvolta». Sul caso interviene anche il segretario del Pd Enrico Letta. «I sindaci hanno una responsabilità enorme, devono fare fronte alla pochezza di risorse e, come è evidente, affrontano molti, troppi rischi. A loro e agli amministratori locali che spesso fanno una sorta di servizio civile per le proprie città va il massimo di sostengo mio e del Pd».

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