Strage della funivia: un drone indagherà sul “fattore esterno” che ha tranciato la fune (video)

25 Mag 2021 9:49 - di Luisa Perri

La Procura di Verbania utilizzerà anche un drone per far luce sull’incidente della funivia di domenica, in cui 14 persone hanno perso la vita per il distacco della cabina dai cavi della funivia Stresa-Mottarone. Secondo La Stampa, è stato già coinvolto un esperto, che ha già raccolto materiale fotografico e video attraverso le riprese dai droni, che gli inquirenti utilizzeranno per scoprire le ragioni del distacco e accertare eventuali responsabilità. Per ora, tutte le piste restano aperte. Anche quella del sabotaggio. Come può una fune controllata appena 21 giorni prima saltare di punto in bianco?

Le immagini dal drone dell’ultima corsa della funivia

Non solo la documentazione cartacea che accerta tutti i controlli di manutenzione e ristrutturazione relativi all’impianto della funivia Stresa-Mottarone, nell’inchiesta della procura di Verbania che indaga per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose sono finiti anche tutti i video delle telecamere del sistema di sorveglianza della struttura finita sotto sequestro, anche relativi ai giorni precedenti alla caduta della cabinovia in cui due giorni fa hanno perso la vita 14 persone. Nelle immagini a bassa definizione si vede anche l’ultima corsa verso l’alto interrotta a pochi metri dalla vetta quando si è spezzato il cavo trainante e la cabinovia ha ‘scarrellato’ verso

“Incidente anomalo, strano, stravolgente”

Di certo, le anomalie della domenica maledetta sono numerose. “Anomalo, strano, stravolgente”. Lo dice a Libero Bruno Dalla Chiara, docente del Dipartimento di Ingegneria, Ambiente e Territorio del Politecnico di Torino, esperto in strutture come gli impianti a fune, dice di essere sorpreso per quanto accaduto. «Un fatto anomalo – aggiunge -, a meno che non ci sia stato qualcosa di strano, stravolgente, come un’azione meccanica forte, un fulmine, un oggetto che cade in modo violento e pesante. Oppure una carenza prolungata nel tempo, ma dubito. Sappiamo che ci sono due funi in quei tipi di impianti: una portante, che regge il carico dall’alto, e una traente che lo trascina. A quanto pare è la fune traente che si si è staccata o rotta. Il secondo elemento è il freno che non ha agito».

Strage funivia: saranno studiate le immagini da un drone

Come spiega ciò che è avvenuto sulla funivia Stresa-Mottarone? Indica la singolarità dell’evento anche Fabio Biondini del Politecnico di Milano. «In base alle informazioni sino ad ora disponibili, sembra accertato che l’evento si sia verificato a seguito della rottura del cavo traente e che, contestualmente, non abbia funzionato correttamente il sistema frenante di emergenza. Si tratta di due eventi che hanno una bassa probabilità di verificarsi singolarmente e che, in questo caso, si sono attivati simultaneamente, aspetto che evidenzia ancora di più il carattere di eccezionalità dell’incidente».

Il precedente del Cermis

Resta, come atto dovuto, per quanto improbabile, da parte degli investigatori di verificare ciò che la procuratrice ha definito «fattori esterni». Ciò a partire dal fatto che in funivia ha perso la vita, insieme ai suoi famigliari, Amit Biran responsabile della sicurezza della comunità ebraica di Milano. L’ipotesi del sabotaggio verrà esaminata, anche in base alla perizie tecniche. Ad esempio, come quella dell’ipotetica e assoluta mancanza di manutenzione dell’impianto che era fermo dallo scorso settembre.

Di sicuro, c’è un altro dato. Nella storia italiana l’ultima volta di un incidente del genere, fu sempre causato da un impatto meccanico. Quando un caccia Usa tranciò il cavo della funivia del Cermis, facendo precipitare la cabina e provocando la morte dei venti occupanti.

 

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