Maneskin, negativo il test antidroga di Damiano. Finisce così la bufala della sniffata in diretta

24 Mag 2021 20:40 - di Redazione
Maneskin

“Nessun consumo di droga è avvenuto nella Green Room e riteniamo chiusa la questione”. Così l’Ebu, European Broadcasting Union, organizza l’Eurovision Song Contest mette la parola fine alle polemiche, che hanno fatto il giro del mondo, sul presunto uso di droga da parte di Damiano dei Maneskin.

La vicenda prende le mosse da alcune immagini in cui Damiano era chino sul tavolo per raccogliere un bicchiere rotto. Immagine prese a pretesto per diffondere la bufala della sniffata in diretta da parte del frontman del gruppo.

Maneskin, l’esame dell’Ebu: non c’è stato nessun consumo di droga

“A seguito delle accuse di consumo di droga nella Green Room dell’Eurovision Song Contest Grand Final di sabato 22 maggio, l’European Broadcasting Union (Ebu), come richiesto dalla delegazione italiana, ha condotto un esame approfondito dei fatti, controllando anche tutti i filmati disponibili”, si legge nel comunicato ufficiale reso noto poco fa.

Damiano fa il test antidroga: esito negativo

Un test antidroga è stato anche fatto volontariamente nella giornata di oggi dal cantante del gruppo Maneskin che ha restituito un risultato negativo visto dall’Ebu – si legge ancora -. Siamo allarmati dal fatto che speculazioni imprecise che portano a notizie false abbiano oscurato lo spirito e l’esito dell’evento e influenzato ingiustamente la band. Ci congratuliamo ancora una volta con i Maneskin e auguriamo loro un enorme successo. Non vediamo l’ora di lavorare con il nostro membro italiano Rai alla produzione di uno spettacolare Eurovision Song Contest in Italia il prossimo anno”.

La Francia non farà alcun reclamo sulla vittoria dei Maneskin

Da parte sua la Francia ha fatto sapere che non sporgerà reclamo sulla vittoria della band romana “perché l’Italia non ha rubato la vittoria”, ha detto la numero uno di France Télévisions, la tv pubblica francese, Delphine Ermotte, nel corso di un’intervista al quotidiano Parisien.

 

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