Il libro della Meloni a “testa in giù”. Ancora fango e odio da un docente, stavolta di Venezia

28 Mag 2021 13:41 - di Fortunata Cerri
Meloni

Ancora un altro becero attacco contro Giorgia Meloni e ancora una volta l’odio arriva da una cattedra universitaria. Dopo i “compagni” prof di Siena, stavolta i veneziani, guidati da un cervello sopraffino. Simon Levis Sullam, professore di Storia Contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha condiviso su Facebook la foto di una libreria dove il libro di Giorgia Meloni è posizionato “a testa in giù” con il relativo commento “Nelle librerie Feltrinelli può capitare”. Un post che utente commenta: «Cavolo… a testa in giù è proprio brutto». E il docente risponde: «Pazienza è temporaneo — solo un po’ di mal di testa!». Ci sarebbe da piangere, invece che da ridere, ma il clima, tra quei signori, è da caserma…

Meloni: «Menomale che i seminatori di odio siamo noi…»

Giorgia Meloni aspetta qualche ora, poi replica con un post su Fb. «Ma vi sembra normale che un docente universitario scherzi sui miei libri ribaltati per simulare il fatto che io venga appesa? Ecco a voi l’esempio di una delle tante “menti” che insegnano ai giovani il rispetto, la tolleranza, la libertà di pensiero e il confronto civile. Menomale che i cattivi seminatori di odio siamo noi di destra…».

Il libro della Meloni a “testa in giù”, le reazioni

Da Fratelli d’Italia è un coro unanime di indignazione. Amarezza e delusione: questi i sentimenti del senatore e coordinatore veneto FdI Luca De Carlo nel vedere sui social la foto del libro Io sono Giorgia esposto a testa in giù e condivisa da Simon Levis Sullam. «Personalmente, ho pure sostenuto un esame universitario con L’apostolo a brandelli del professor Levi Sullam. Per questo reputo quanto accaduto una pessima caduta di stile da parte di un professore che predica la tolleranza, ma che quando vede un libro che evidentemente non risponde alla sua ideologia, e che è in vetta alle classifiche di vendita in Italia mentre non siamo molti a leggere e studiare le sue pubblicazioni, rosica e non trova di meglio da fare che condividere un’immagine dove la foto di copertina della nostra presidente Meloni viene “appesa” a testa in giù. Sono questi i tolleranti, quelli che vorrebbero insegnarci come vivere, come parlare, cosa è corretto e cosa no?».

Offese e insulti alla Meloni

«Ancora una volta un docente universitario offende e insulta Giorgia Meloni. Come possa essere un ricercatore universitario questo personaggio è davvero un mistero. Ed è preoccupante che questi soggetti che offendono e minacciano siano a contatto con gli studenti ai quali dovrebbero insegnare correttezza e rispetto. Presenterò un’interrogazione al ministro dell’Università Messa affinché si accerti che vengano presi seri provvedimenti nei confronti del ricercatore Sullam». Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Paola Frassinetti, vicepresidente della commissione Cultura della Camera e responsabile del dipartimento Istruzione di FdI.

«La sinistra non ha nulla da dire?»

«Simon Levis Sullam, Professore Associato di Storia Contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, twitta, compiaciuto, il libro di Giorgia Meloni posto a testa all’ingiù. La violenta volgarità del docente rappresenta mirabilmente gli hate speech su cui la sinistra imperversa. Nulla da dire questo giro? Da parte nostra soverchia commiserazione per chi combatte con la retorica anacronistica dell’antifascismo livoroso e militante una donna nata nel 1977. Lasciamo al docente la copertina di Linus dell’antifascismo militante volentieri perché senza di essa rimarrebbe nudo come un verme». Dichiara Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia.

«Un altro illuminato»

Interviene anche Guido Crosetto con un tweet. «Il Dott. Simon Levis Sullam è Professore Associato di Storia Contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È uno dei tanti che formano le menti dei giovani al rispetto, alla tolleranza, alla libertà di pensiero, al confronto civile. Come Montanari». Duro Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. «Un altro illuminato docente universitario, tal Simon Levis Sullam, si è divertito a promuovere il libro di Giorgia Meloni pubblicando sul suo profilo Facebook una foto con le copertine a testa in giù sugli scaffali della Feltrinelli. Sono questi i professori che dovrebbero formare i ragazzi, insegnando loro il rispetto, la tolleranza e la libertà di pensiero?».

«Ha insegnato storia contemporanea agli alunni»

Federico Mollicone, capogruppo di FdI in commissione Cultura, dal canto suo, osserva: «Un ricercatore di storia contemporanea della Ca’ Foscari posta una foto del libro di Giorgia Meloni a testa in giù. Una violenza inaccettabile verso un leader politico. Apprendiamo dal suo CV che ha anche insegnato Storia contemporanea agli alunni: chiediamo immediati provvedimenti al ministro Messa. Presenteremo un question time».

«Auspico la solidarietà delle femministe attive a corrente alternata»

Interviene anche Daniela Santanchè. «Il dottor Simon Levis Sullam, professore associato di Storia Contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha pensato fosse un’idea “simpatica” mettere a testa in giù i libri di Giorgia Meloni in una libreria Feltrinelli. Poi ha postato tutto sui social. D’altro canto si fa così con le grandi imprese. È l’ennesimo episodio in cui un professore, ovvero chi è preposto alla formazione dei giovani e che dovrebbe insegnare loro il confronto civile e le nozioni utili a sviluppare un pensiero libero, si sente in diritto di ledere l’immagine di Giorgia Meloni. Di offendere l’unico leader donna in Italia, come fosse lecito…». E poi ancora: «Io trovo però inaccettabile e un problema serissimo il fatto che persone, le quali per manifesta e involontaria ammissione hanno davvero poco da insegnare in termini di confronto civile, siedano nelle aule universitarie. Auspico la solidarietà delle tante femministe attive a corrente alternata, della politica in generale e prese di distanza dai vertici dell’Università».

Insulti a Meloni, il caso del docente di Siena

Qualche mese fa aveva fatto scalpore la vicenda del professor Giovanni Gozzini. Il docente è stato sanzionato per le parole rivolte al leader di Fratelli d’Italia con la sospensione da docente di Storia Contemporanea dall’ufficio e dallo stipendio per tre mesi. La decisione era stata presa dal Consiglio di amministrazione dell’Università di Siena che aveva accolto il parere espresso dal Collegio di disciplina sulla sanzione proposta dal rettore Francesco Frati per quanto detto nel corso di una trasmissione dell’emittente fiorentina Controradio a metà febbraio.

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