Sul M5S la “bomba” Di Battista: un libro “contro” Draghi che inguaia i poltronisti Di Maio e Conte

11 Mag 2021 18:50 - di Lucio Meo
Di Battista libro Draghi

Il nuovo libro di Alessandro Di Battista contro il governo Draghi si abbatte sulla melina dei poltronisti grillini che provano a fare accordi e guerriglie apparenti con il Pd sul fronte delle amministrative. “Basta col governo degli assembramenti”, tuona Dibba con la benedizione di Casaleggio. A Di Maio, poltronista tripartisan, e Conte, il galleggiatore della politica, staranno fischiando le orecchie come per un acufene.

Il caso Roma lacera i grillini

Ormai Roma è più di un laboratorio, è un ring dove vige il tutti contro tutti. Con i dissidenti all’attacco perfino sulla decisione del M5S di fare le “primarie” al primo turno con il Pd.

“La convergenza di tutte forze rispetto alla prossima cabina di regia è un fatto positivo. Non ci siamo invece con la propaganda di chi continua a fare uscite nel segno dei distinguo, costruendo una narrazione di contrapposizione che non si adatta al periodo storico che stiamo vivendo”. C’è fermento e disagio, nel Movimento 5 Stelle, dopo l’apertura delle ostilità per le Primarie del Pd a Roma. Tra gli iscritti, ma non solo, anche tra i dissidenti. Non tutti sono con Virginia Raggi, ma soprattutto in pochi condividono la possibilità di duellare col Pd al primo turno per poi convergere su un candidato comune, come dimostrano i consiglieri capitolini ‘dissidenti’ del M5s Donatella Iorio, Angelo Sturni, Enrico Stefàno e Marco Terranova.

Il M5S tra Pd e dissidenti, senza un fronte unico su cui convergere

”Nella città eterna, all’alba di un futuro totalmente da ripensare, non si è costituito quel fronte progressista idealmente rappresentato dal Movimento Cinque Stelle, dal Partito Democratico e da Leu, per costruire un Piano di Roma e individuare un candidato comune che potesse incarnarlo, fin dal primo turno. Ne prendiamo atto e alla luce degli ultimi accadimenti facciamo alcune riflessioni”, scrivono in un post su Facebook i grillini non ortodossi. Ma intanto sull’universo grillino, già scosso da espulsioni, guerre giudiziarie e scissioni, arriva la bomba letteraria di Alessandro Di Battista.

Il libro di Di Battista contro Draghi

“Venerdì 14 maggio uscirà in edicola e in libreria il mio ultimo libro. Si chiama ‘Contro! Perché opporsi al governo dell’assembramento’ ed è edito da Paper First. La narrazione celebrativa del governo Draghi è nauseante. Nessuno che osi ricordare il passato di Draghi. Eppure alcune sue scelte, scelte prettamente politiche, le stiamo ancora pagando”, annuncia su Facebook Alessandro Di Battista, postando una foto che lo ritrae con il suo libro di prossima uscita.

“È un dovere ricordare gli anni delle privatizzazioni – prosegue – il suo legame con Goldman Sachs, il via libera che diede all’acquisizione di Antonveneta da parte di Monte dei Paschi, la lettera che firmò insieme a Trichet e che commissariò, di fatto, la politica italiana. È un dovere conoscere il passato per proteggerci dal presente e ipotizzare il futuro. Nel libro ho messo insieme i conflitti di interesse tra finanza e politica, ho scritto della Trattativa Stato-mafia, ho ragionato di atlantismo ed europeismo, di geopolitica, di Medio Oriente. Come sempre ho preso posizioni nette, che scontenteranno qualcuno e attireranno i soliti attacchi. Amen”.

Conte e Di Maio nel mirino?

Ma chi glielo dice a Conte che il nuovo aspirante leader dell’ala scissionista del M5S vorrebbe portare con sé i grillini di lotta e di poltrona che tanto hanno a cuore il governo Draghi?

Ho scritto questo libro – spiega l’ex esponente M5S – perché amo prendere posizione, perché è il mio lavoro e perché penso che la qualità di una democrazia dipenda anche dall’esistenza di un’opposizione. ‘Contro!’ è un libro di opposizione ad un sistema iniquo che negli ultimi anni ha provocato una aumento delle diseguaglianze sociali unico nella storia dell’umanità”.

Ma anche di opposizione a quel sistema politico-inciuciativo che vede in Conte e Di Maio i massimi esponenti moderni del voltagabbanesimo politico. Il libro è anche “contro” di loro, gli “assembratori” del governo Draghi.

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