Denise Pipitone, i pm di Marsala tornano ad indagare su ipotesi depistaggi o errori nell’inchiesta

3 Mag 2021 16:26 - di Giorgia Castelli
Denise Pipitone

La Procura di Marsala torna ad indagare sulla scomparsa di Denise Pipitone. La bambina di Mazara del Vallo è sparita il primo settembre del 2004. Aveva quattro anni quando è scomparsa mentre stava giocando con una cuginetta a Mazara del Vallo. Da allora, non si è smesso di cercare.

Denise Pipitone, i pm tornano ad indagare

Come riporta il Giornale di Sicilia, i magistrati stanno cercando di capire se ci siano stati depistaggi o errori nell’inchiesta. Nei giorni scorsi ci sono stati tanti colpi di scena sul caso che hanno tenuto tutti col fiato sospeso. Dalla trasmissione tv russa che sosteneva di averla rintracciata, alle rivelazioni dell’ex pm Maria Angioni che all’epoca indagò sul caso.

Denise Pipitone, sentita l’ex pm che indagò sul caso

Nell’ambito dell’inchiesta oggi è stata sentita come persona informata sui fatti Maria Angioni, ora giudice a Sassari. L’ex pm, che all’epoca indagò sul caso, nei giorni scorsi, tra l’altro, ha dichiarato in tv di avere avuto il sospetto di fughe di notizie sull’inchiesta. E in particolare che alle persone intercettate venisse riferito che i loro telefoni erano sotto controllo. «Abbiamo avuto grossi problemi. Abbiamo capito che dopo tre giorni tutte le persone sottoposte a intercettazioni già sapevano di essere sotto controllo». Le parole della pm al programma Ore 14 in onda su Raidue. «A un certo punto, quando ho avuto la direzione delle indagini, ho fatto finta di smettere di intercettare e poi ho ripreso da capo con forze di polizia diverse, nel disperato tentativo di salvare il salvabile».

Il giallo della botola

Nel giallo, intanto, c’è una botola che si trova nella casa della madre di Anna Corona, ex moglie del papà di Denise, Piero Pulizzi. Come emerso durante la trasmissione Mattino Cinque, nel corso di questi anni la botola non sarebbe mai stata analizzata.

I legali di Jessica Pulizzi e Anna Corona scrivono a “Quarto Grado”

Nel corso della trasmissione Quarto Grado che si è occupata della vicenda, come ricorda il Giornale di Sicilia, sono intervenuti anche i legali di Anna Corona e Jessica Pulizzi, tramite un comunicato stampa. «La celebrazione di un lungo processo a carico di Jessica Pulizzi concluso dopo tre gradi di giudizio con sentenza irrevocabile di assoluzione e l’archiviazione del procedimento penale a carico della signora Corona Anna– si legge nella nota – evidentemente non sono servite ad arrestare in alcune trasmissioni televisive l’odiosa campagna mediatica irrispettosa dei fatti e della verità. Per le su spiegate ragioni – conclude la nota – le signore Anna Corona e Jessica Pulizzi rifiutano di sottoporsi e di essere sottoposte a giudizi sommari da parte degli improponibili tribunali del popolo allestiti presso gli studi televisivi, hanno conferito mandato di tutelare nelle opportune sedi i loro fondamentali diritti sistematicamente violati».

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