Atleta americana costretta a gareggiare coi transgender. Meloni: «È un sopruso alle donne»

Il caso di Chelsea Mitchell
«Zitta, femmina cisgender»
Un campionato femminile dove gareggiano gli uomini: e le donne perdono
Giorgia Meloni sul caso di Chelsea Mitchell
Un caso, quello della campionessa americana finita alla gogna mediatica e sotto la scure delle forbici censorie, che Giorgia Meloni segnala sulle sue pagine social, sottolineando: «Chelsea Mitchell era la ragazza più veloce del Connecticut. Finché, come molte altre atlete, è stata costretta a gareggiare contro due velocisti «fisicamente avvantaggiati», perché nati biologicamente uomini. Con struttura fisica e muscoli in grado di sovrastare qualsiasi donna. A causa di questa concorrenza sleale – rileva allora la leader di Fdi – Chelsea ha perso quattro titoli del campionato statale femminile, due premi del New England e numerosi altri posti sul podio. Ha provato a protestare ma è stata addirittura censurata. Ma come si fa a non accorgersi di questo assurdo sopruso nei confronti delle donne? Possibile che nessuno dica nulla?». La domanda, affidata all’etere, riecheggia in tutto il suo potenziale sul web…
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