Domenica 18 aprile, ore 11, in diretta sul Secolo d’Italia, nuova puntata di Radio University con Ignazio La Russa, che assapora il ritorno allo stadio dopo mesi che segue la sua Inter da casa. «Se si aprono gli stadi perché non aprire il resto?». È questo il punto. Per Fratelli d’Italia non si può attendere ancora. Sarebbe una follia aspettare maggio, perché le conseguenze sarebbero pesanti per l’economia italiana. Occorre una svolta, Baprire subito in sicurezza ovunque sia possibile e garantire aiuti veri, non elemosine, per chi ancora è costretto a tenere le serrande abbassate.
Meloni e La Russa: riaperture immediate
Proprio su questo elemento sono incentrati gli emendamenti che Fratelli d’Italia ha presentato al decreto sostegni.
Giorgia Meloni l’ha affermato a chiare lettere: «La migliore misura possibile per aiutare il tessuto produttivo sono le riaperture immediate, non a maggio o a giugno». Il governo Draghi parla di riaperture a maggio o a giugno come se fosse una vittoria. «Invece lo sarebbe riaprire domani, con protocolli stringenti, chiari, dai quali non si possa tornare indietro e dei quali il governo si assuma la responsabilità».
Non sono soltanto parole ma proposte concrete
Bisogna riaprire subito le attività all’aperto. Gli studi infatti, confermano che il contagio all’aperto è nullo, pari a uno su mille. Il protocollo – già applicato nel Regno Unito – sta dando respiro a ristoratori e proprietari di bar e pub nella capitale inglese. Inoltre, occorre spostare il coprifuoco dalle 22 alle 24 per consentire alla gente di lavorare. Si tratta della stessa gente che scende in piazza, disperata, per chiedere di lavorare. Ed è ignorata da una politica che -gestita da Pd e M5S – non riesce a dare risposte.
Ma dove trovare le risorse?
Le risorse possono essere trovate innanzitutto intervenendo sul reddito di cittadinanza per evitare regali immorali. Poi, utilizzando il nuovo scostamento di bilancio e soprattutto eliminando il cashback e destinando i 5 miliardi, che si recupererebbero, alle attività in difficoltà maggiormente colpite dalle chiusure e dalle restrizioni di quest’ultimo anno, infatti «la priorità oggi in Italia non è la lotta al contante o il pagamento elettronico ma far sopravvivere il tessuto produttivo», come sottolineato da Giorgia Meloni. L’unico vaccino possibile per la crisi economica e sanitaria sono le riaperture immediate.
La Russa e le truppe italiane in Afghanistan
«Da Di Maio mancanza di rispetto verso il Parlamento, io primo ad immaginare loro ritiro». Ad affermarlo è Ignazio La Russa. Nella seconda parte della trasmissione si parlerà del ritiro delle truppe italiane dall’Afghanistan, proposta fatta dallo stesso La Russa oltre 10 anni fa, fatto pertanto che non lo lascia a bocca aperta, ma lo stupisce invece, che una decisione così importante non venga presa e comunicata in Parlamento e che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ne dia notizia tramite Facebook. Secondo l’ex ministro della Difesa, «si tratta di una mancanza di rispetto intollerabile verso il Parlamento che viene nuovamente scavalcato. Desidero ringraziare le nostre Forze armate per l’impegno e il sacrificio di questi anni. Molti di loro in quelle terre lontane hanno lasciato la vita. A loro va la mia sincera riconoscenza». Come, quando e con quali modalità avverrà il rientro delle nostre truppe? A conclusione si farà riferimento alle informatiche che Fratelli d’Italia chiederà urgentemente alla Camera ed al Senato, del ministro degli Esteri Di Maio e del ministro della Difesa Guerini in merito al ritiro delle nostre truppe, per conoscerne modalità, tempistiche e strategie, nonché le misure di sicurezza che si intendono prendere in vista della fine della missione
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