Matrimoni, la rabbia di Enzo Miccio: «Il governo ci ignora. È ora di alzare la voce!» (video)

22 Apr 2021 20:07 - di Gigliola Bardi
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È il volto noto di Enzo Miccio a dare voce alla rabbia e alla voglia di lavorare del comparto eventi e matrimoni, colpito duramente dalla crisi e, ancora, totalmente ignorato dal governo. Con un video pubblicato sulla sua pagina Instagram, la star dei wedding planner e di programmi di grande successo come Ma come ti vesti? e Abito da sposa cercasi ha ricordato non solo l’enorme sofferenza del settore, ma anche lo sforzo dei suoi operatori per stilare protocolli che consentissero la ripresa delle attività in piena sicurezza. Uno sforzo, però, che non ha trovato udienza presso il governo, tanto che nel suo post Miccio avverte: «È ora di alzare la voce! Abbiamo bisogno di lavorare, in sicurezza, con un protocollo serio e dettagliato… Non potete più ignorarci! Tutto il comparto che rappresento è in grave crisi, non possiamo più attendere!».

Enzo Miccio: «Il governo tace sui matrimoni»

Il post è accompagnato da un video che in meno di un giorno ha fatto oltre 150mila visualizzazioni e raccolto oltre 700 commenti di sostegno, tanto da parte degli operatori quanto da parte dei cittadini che in questi lunghissimi mesi hanno rimandato le nozze, sperando di poterle festeggiare adeguatamente. «Cari amici, proprio in queste ore sul tavolo del presidente del Consiglio è arrivato il nostro protocollo, che abbiamo realizzato insieme alla Feu (Filiera Eventi Uniti), un’associazione che tutela un po’ tutto il comparto degli eventi della quale faccio parte», spiega Miccio nel video.

Un comparto da 80mila aziende

«Si è parlato proprio in questi giorni di ripresa: abbiamo parlato dei teatri, cinema, ristoranti, centri estetici, palestre, piscine ma non una parola sugli eventi e i matrimoni. È un comparto importante: parliamo – ricorda ancora il wedding planner – di oltre 80mila aziende medie, grandi e piccole. Siamo fermi da oltre 14 mesi. Siamo stufi. Bisogna che qualcuno inizia a pensare anche a noi».

Lo sfogo del wedding planner: «Vogliamo lavorare»

Come tutti gli altri settori fermi a causa del Covid, anche gli operatori di questo comparto spiegano che «abbiamo voglia di lavorare. Non di assistenzialismo». La richiesta quindi è sempre la stessa: «Metteteci in condizioni di lavorare. Abbiamo stilato un protocollo dettagliato, tenendo in considerazione l’emergenza che stiamo vivendo. Con questo protocollo possiamo realizzare matrimoni in tutta sicurezza e ridare lavoro a tante persone che lavorano in questo comparto», conclude Miccio, chiedendo uno sforzo ai follower per rendere «virale» la richiesta d’aiuto e attenzione.

L’impegno di FdI per il settore matrimoni ed eventi

In prima fila a tutela del comparto, fra i più dimenticati dai governi Conte prima e Draghi ora, c’è da sempre FdI, che nel tempo sul tema ha avanzato diverse proposte e promosso diverse iniziative di sensibilizzazione. Tenendo sempre alta l’attenzione. «Ancora una volta interi settori, come quello dell’organizzazione matrimoni, vengono lasciati in ginocchio e senza risposte. Chiediamo al governo che questo comparto, che rappresenta in Italia migliaia di posti di lavoro, riceva immediatamente una data precisa per poter ricominciare a lavorare in sicurezza con appositi protocolli», ha scritto anche oggi su Facebook Giorgia Meloni. «Questo trattamento nei confronti di chi ha già subito enormi perdite, anche a causa di misure illogiche e contraddittorie, è inaccettabile. Fratelli d’Italia – ha concluso la leader di FdI – è al loro fianco e ha già presentato in Parlamento un ordine del giorno urgente per chiedere risposte concrete al governo».

 

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