Istat, in un anno persi 945mila posti di posti lavoro. Meloni: «Emorragia gravissima, il governo si muova»
Dall’inizio della pandemia sono stati persi 945mila posti di lavoro. Il saldo negativo degli occupati emerge dagli ultimi dati dell’Istat sull’andamento dell’occupazione nel nostro Paese. E dimostrano numeri alla mano che tutte le misure anticrisi varate dal governo sono state insufficienti. A febbraio gli occupati erano 22.197.000, ovvero 945.000 in meno rispetto a febbraio 2020. Tasso di disoccupazione al 10,2%, al 31,6 quello dei giovani.
Istat, in un anno persi 945mila posti di lavoro
«Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione – registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria coronavirus fino a gennaio 2021 – hanno determinato un crollo dell’occupazione rispetto a febbraio 2020 (-4,1% pari a -945mila unità)». Lo segnala l’Istat secondo cui «la diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (590mila) e autonomi (355mila) e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 2,2 punti percentuali».
Istat, l’occupazione nel trimestre dicembre 2020 – febbraio 2021
Altro dato. Il livello dell’occupazione nel trimestre dicembre 2020-febbraio 2021 è inferiore dell’1,2% rispetto a quello del trimestre precedente (settembre-novembre 2020), con un calo di 277mila unità -prosegue l’Istat. Nel trimestre aumentano sia le persone in cerca di occupazione (+1,0%, pari a +25mila), sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1,3%, pari a +183mila unità).
Giorgia Meloni: «I dati Istat sono devastanti»
Una situazione drammatica sulla quale è intervenuta la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «Quasi un milione di posti di lavoro persi nell’ultimo anno. I dati Istat sull’occupazione in Italia sono devastanti e dimostrano quello che Fratelli d’Italia dice dall’inizio della pandemia: nella nostra Nazione non c’è solo l’emergenza sanitaria da fronteggiare ma anche quella economica, che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese».
Meloni: «Tutelare il lavoro è un dovere dello Stato»
«Tutelare il lavoro è un dovere dello Stato, così come lavorare è un diritto del cittadino. Il governo intervenga tempestivamente mettendo in campo tutti gli strumenti necessari per tamponare una emorragia gravissima, consenta di riaprire tutte quelle attività che possono rispettare le normative anti-contagio e usi tutte le risorse disponibili per aiutare le attività con i ristori, a partire dai 5 miliardi che ora buttiamo nel cashback e nella lotteria degli scontrini», conclude la leader di Fratelli.