“Il Teatro di Roma va commissariato”. FdI denuncia un clamoroso spreco di denaro pubblico

29 Apr 2021 13:34 - di Penelope Corrado
teatro roma ANSA

Fratelli d’Italia chiede il commissariamento del Teatro di Roma. La Federazione romana del partito, infatti, ha presentato stamattina alla Camera dei Deputati una serie di iniziative sul Teatro di Roma. Sono intervenuti Federico Mollicone, deputato capogruppo di Fdi in commissione Cultura, Massimo Milani, coordinatore romano di Fdi, Andrea De Priamo, capogruppo di Fdi in Assemblea Capitolina e Lavinia Mennuni, consigliere comunale di Roma Capitale.

“Al Teatro di Roma continua lo sperpero di denaro pubblico”

«Al Teatro di Roma continuano sperperi di denaro pubblico, in totale mancanza di trasparenza». Lo denunciano Mollicone, De Priamo, Milani e Mennuni, spiegando che «Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione e numerosi accessi agli atti. Azione volta a garantire il ripristino della legalità nell’ente. La situazione del Teatro di Roma è arrivata a un livello di un’assoluta illegittimità finanziaria e procedurale. Devono chiarire e verificare i rapporti di lavoro, le consulenze, le nomine, le fatture e le assegnazioni».

“Il Teatro di Roma merita di rinascere. Oggi è umiliato e dissanguato da clientele e incapaci. Già il Collegio dei Revisori ha indicato, nelle comunicazioni ai soci, che il sistema delle consulenze di Bevilacqua e Corsetti è avvenuto in assenza del relativo bilancio previsionale per l’autorizzazione della spesa. Inoltre l’ente potrebbe rispondere di danno erariale nel caso in cui non fosse dimostrato, facendo riferimento all’atto autorizzatorio della consulenza stessa, che sono stati affidati incarichi esterni a professionisti, solo nel caso in cui sussista una impossibilità oggettiva di svolgere l’attività all’interno dell’ente con proprio personale.

Infine, la relazione sottolinea che le consulenze sono state affidate fuori da una gara comparativa e che il Cda non ne venne informato. I revisori, oltretutto, sottolineano l’assenza della figura del responsabile amministrativo e del responsabile del personale”.

Mollicone: “Totale assenza di trasparenza nel Cda”

«L’approvazione avvenuta adesso in tre minuti da parte dei soci del Teatro di Roma, Comune, Regione e Mic, del bilancio preventivo, ormai a maggio, dimostra tutto il loro imbarazzo rispetto alla incapacità manifesta e alla totale assenza di trasparenza nella gestione del Cda presieduto dal presidente-dittatore Bevilacqua, e da un magistrato della Corte dei Conti, Rummo, in evidente conflitto di interessi». Così Federico Mollicone, capogruppo FdI in commissione Cultura della Camera.

«Abbiamo letto tutte le denunce dei revisori dei conti e dei nostri atti di sindacato ispettivo che non hanno avuto ancora una risposta. Ci chiediamo cosa aspettino l’Anac, cui abbiamo inviato tutto, e la stessa Corte dei Conti a intervenire».

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