Covid, 13.884 contagi e 364 morti. La proposta: richiami dopo 42 giorni per raddoppiare i vaccinati

21 Apr 2021 20:17 - di Redazione
Covid richiami vaccinati

Covid, 13.884 contagi e 364 morti. Per riaprire in sicurezza, allora, arriva dall’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano la proposta che punta ad accelerare sulle immunizzazione e raddoppiare il numero dei vaccinati: fare i richiami dopo 42 giorni dalla prima fiala. Intanto, l’indice di positività scende al 3,8%, in leggero calo rispetto al 4,1% di ieri. Ma il bollettino della Protezione civile riporta comunque 13.884 nuovi contagi in Italia oggi. Non solo: da ieri, come riporta la tabella del ministero della Salute, i dati sull’infezione da Covid annoverano purtroppo altri 364 morti. Dunque, stando al report quotidiano, le persone attualmente positive sono 475.635 (-7.080 rispetto a ieri). I guariti e i dimessi 3.311.267 (+20.552). Mentre in isolamento domiciliare ci sono 449.775 persone (-6.534). Tutto, a fronte di 350.034 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus, effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri, invece, i test eseguiti erano stati 294.045.

Covid, la proposta per raddoppiare i vaccinati: richiami Pfizer e Moderna a 42 giorni

E la parola d’ordine continua ad essere: vaccinare. La campagna sta registrando un’accelarazione delle somministrazioni di siero anti Covid, ma si potrebbe ancora fare meglio. Almeno a sentire la proposta lanciata attraverso l’Adnkronos Salute, da Carlo Signorelli, docente di Igiene e Sanità pubblica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. E proprio mentre il Consiglio dei ministri discute l’ultimo decreto sulle riaperture. Un suggerimento «con basi scientifiche», sostiene il suo promotore, che all’agenzia di stampa spiega: «Abbiamo un’opportunità per accelerare la campagna vaccinale che, al momento, la Provincia di Trento ha già sfruttato. Ossia: fare la seconda dose del vaccino più comunemente usato, quello della Pfizer, al 42esimo giorno invece che al 21esimo. In questo modo noi, nel prossimo mese, vaccineremmo il doppio delle persone. Un sistema “sostenibile” per vaccinare molto più rapidamente, visto che c’è una grande spinta verso le riaperture e per farlo serve immunizzare più persone possibile».

Covid, richiami ai vaccinati: «Serve accelerare per aprire in sicurezza»

«È chiaro – aggiunge ottimisticamente Signorelli – che si va nella direzione della ripartenza. Possiamo aprire di più o di meno. Prendendo qualche rischio in più o in meno. Può esserci un maggiore o minore ottimismo da parte degli esperti. Ma tutti – sottolinea l’esperto – concordano sul fatto che è necessario vaccinare più persone possibile per aprire in sicurezza. E quella di raddoppiare il tempo di attesa per la seconda dose di Pfizer, ma anche di Moderna, è una possibilità che ci garantisce un maggior numero di prime vaccinazioni, permettendo comunque lo sviluppo di anticorpi in un numero maggiore di persone».

Un sistema procedurale giù adottato in altri Paesi e in Italia nella Provincia di Trento

Del resto questo sistema, aggiunge Signorelli, «è stato già adottato in altri Paesi e in Italia dalla Provincia di Trento. Inoltre l’Aifa lo prevede perché i dati lo sostengono. Insomma: prendiamo atto che l’orientamento è verso la riapertura e vacciniamo più velocemente. Prendendo ovviamente qualche piccolo rischio che ci sia una copertura vaccinale un po’ minore. Ma comunque, con questo sistema, si raddoppierebbero le persone che dopo una settimana sviluppano anticorpi che potrebbero essere già protettivi. Almeno verso le forme più gravi». Non a caso, conclude il professore, «è lo stesso principio che ha usato l’Inghilterra sin dall’inizio».

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