Coprifuoco, figuraccia del governo: fa dietrofront. Gli immunologi smontano la linea di Speranza
Ennesimo dietrofront del governo: si va verso la modifica del coprifuoco. Anche i virologi smontano la linea dura di Speranza sul coprifuoco alle 22 e affermano che è un errore mantenerlo. Dal 26 aprile partirà la nuova fase, con le riaperture graduali che riguarderanno bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, musei e scuole. Il nuovo decreto è atteso tra mercoledì e giovedì. Per grandi linee il provvedimento è già stato annunciato. Ma devono ancora essere definiti alcuni dettagli che hanno creato forti polemiche: primo fra tutti il coprifuoco.
Meloni: «Non ha alcun senso»
La linea di Fratelli d’Italia è chiara da tempo. Ieri Giorgia Meloni l’ha ribadita al termine dell’incontro sul Recovery a Palazzo Chigi con Draghi. «Cose come il coprifuoco, che non c’entrano niente con la lotta al contagio, per FdI non si possono più portare avanti. Su questo siamo stati molto fermi. Il coprifuoco non ha alcun senso. Se tu dici che puoi andare al ristorante, al teatro ma entro le dieci di sera, la gente la fai ammassare anche di più e lo abbiamo detto a Draghi».
L’immunologa Viola: «Spostare il coprifuoco non cambierebbe nulla»
A mettere in imbarazzo il governo anche l’immunologa Antonella Viola. «Spostare il coprifuoco di un’ora, permetterebbe ai ristoratori che stanno investendo nelle strutture all’aperto di affrontare con maggiore fiducia la ripartenza. Così come aiuterebbe il mondo dello spettacolo, duramente colpito dalle restrizioni. E non cambierebbe invece nulla dal punto di vista dei contagi, a patto che continuino i controlli». E poi conclude: «Sono piccoli passi che vanno incontro alle esigenze di tante persone e che farebbero la differenza».
Salvini: «In Cdm proposta di coprifuoco alle 23»
Il governo è costretto a metterci una pezza. E ora si va verso la modifica del coprifuoco. In Cdm sarà portata la proposta di spostare le lancette alle 23. «Siamo a metà dell’opera sulle riaperture», ha detto Matteo Salvini, ospite di Radio 24. «Abbiamo ottenuto che valessero le regole della scienza, a Madrid, per esempio, bar e ristoranti sono aperti fino alle 23, ma anche cinema, musei e teatri. Uno sforzo nel nome della libertà e della ripartenza è doveroso. Porteremo in Cdm la proposta di allargare coprifuoco alle 23, lo chiede il buon senso. Speranza qualche ascolto ha iniziato a darlo». Anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa fa un passo indietro. «Nel momento in cui decidiamo di riaprire ristoranti all’aperto, cinema e teatri, credo sia ragionevole pensare a posticipare l’orario del coprifuoco. C’è un dibattito in corso, mi auguro che prevalga il buonsenso. Non credo che spostare il coprifuoco di un paio d’ore possa incidere sul contagio in maniera così devastante».