Test a Brescia. Il presidente dei virologi: «I vaccini funzionano anche sulla variante inglese. Fidatevi»

2 Mar 2021 15:05 - di Stefania Campitelli

Buone notizie sul fronte scientifico. Il test a Brescia dopo la profilassi Pfizer dimostra l’efficacia del vaccino anche sulle varianti. “Non solo la variante inglese di Sars-CoV-2 non è resistente ai vaccini. Ma gli anticorpi neutralizzanti sviluppati dai vaccinati sembrano funzionare addirittura meglio sul mutante britannico che sul coronavirus originario di Wuhan“. A comunicare l’esito del test è il presidente dei virologi italiani Arnaldo Caruso. Il test è stato effettuato sottoponendo la variante britannica al siero di persone protette con il prodotto di Pfizer/BioNTech.

Vaccini, funzionano anche meglio sulla variante inglese

“Sottoporremo questi risultati per la pubblicazione su una rivista scientifica”. Ma “nell’attesa – spiega il docente di microbiologia – mi preme lanciare un messaggio. A tutti i cittadini: i vaccini anti-Covid funzionano. Sono l’arma di prevenzione contro questa pandemia e bisogna crederci“. Funzionano anche per contrastare il ceppo inglese. Che tanto preoccupa ed è causa del picco dei contagi di questi giorni.

Caruso: vacciniamoci al più presto. È l’unica arma

“Vacciniamoci al più presto”, è l’esortazione del numero uno dei virologi italiani. “La variante inglese è destinata a diventare dominante: nel Bresciano, Dichiarato zona ‘arancione rafforzato’ proprio per una sua diffusione preoccupante.  La prevalenza è addirittura oltre l’80%. Il dato non è omogeneo in tutta la Lombardia né in tutta Italia. Ma quello che sappiamo – avverte – è che in meno di 2 mesi questo mutante, di cui è stata accertata la maggiore trasmissibilità, da zero si è diffuso in questo modo”.

“Siamo tra i pochi al mondo a fare test sui virus veri”

Poi spiega nel dettaglio. “Abbiamo condotto i nostri test su virus veri. E siamo fra i pochissimi a farlo a livello internazionale”, rivendica Caruso. “Abbiamo valutato una serie di volontari. Per capire se, dopo il vaccino, avevano sviluppato anticorpi neutralizzanti. Abbiamo ‘cimentato’ i loro sieri contro il virus naturale di Wuhan. E abbiamo verificato che tutti quanti hanno sviluppato un’ottima risposta anticorpale”.

La vera sorpresa, però,  è stata che questi anticorpi hanno mostrato un potere neutralizzante ancora più alto nei confronti della variante inglese”. In altre parole, “sono risultati ancora più potenti nel neutralizzare il mutante britannico rispetto al virus Wuhan”. In conclusione, “la variante inglese non crea problemi per quanto riguarda la resistenza ai vaccini oggi disponibili“.

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