Piano vaccini, Figliuolo: «Useremo le caserme. E bisogna conservare scorte per le urgenze»
Sul piano vaccini serve un cambio di passo nella strategia di gestione delle pandemia sanitaria che si caratterizzi per una maggiore disponibilità di centri vaccinali e per un rafforzamento a livello sanitario e organizzativo. Lo avrebbe chiesto nel suo debutto operativo, il commissario all’emergenza Francesco Figliuolo in occasione dell’incontro con governo e regioni che si è svolta in mattinata.
L’esordio del generale Figliuolo
A questo proposito, il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha convocato per domani, il Comitato operativo della Protezione Civile. Alla riunione, parteciperà infatti anche il generale Figliuolo.
Secondo l’alto ufficiale, «i punti di somministrazione devono essere aumentati utilizzando ogni possibile soluzione. Dai siti produttivi agli assetti della Protezione civile e delle Forze Armate». Figliuolo si è poi detto d’accordo «sulla necessità di conservare scorte di vaccino per eventuali urgenze o necessità. Se ci sono Regioni che hanno difficoltà dobbiamo intervenire», avrebbe aggiunto. Il commissario avrebbe spiegato che è in arrivo in Italia una gran quantità di dosi di vaccini, aggiungendo allo stesso tempo che il problema è il trasporto «nell’ultimo miglio» sul territorio e la gestione dei punti di somministrazione
Gelmini: “Il governo è nato anche per implementare il piano vaccini”
«La nascita di questo governo è stata determinata da una forte volontà di unità nazionale, ma anche dalla concreta esigenza che il Paese avverte, di una decisa implementazione della campagna di vaccinazione anti-Covid». Lo ha ricordato Mariastella Gelmini. «Auspichiamo di aumentare», ha detto il ministro degli Affari regionali, «il numero di nostri connazionali protetti con il vaccino. Siamo consapevoli dell’esigenza di doverlo fare in modo quanto più possibile uniforme sul territorio nazionale, evitando disparità».
Speranza chiede di creare riserve per la campagna vaccinale
Nell’incontro di oggi il ministro della Salute Roberto Speranza, da parte sua, avrebbe proposto l’istituzione di un fondo di solidarietà per la campagna vaccinale. «Si potrebbe accantonare l’1-2% da ciascuna consegna – avrebbe spiegato – per la creazione di riserve da utilizzare con strategia reattiva nelle zone in cui il virus si propaga con maggiore forza e rapidità anche a causa delle varianti». Un’altra soluzione che il ministro avrebbe delineato durante l’incontro è quella di estendere l’utilizzo di AstraZeneca anche per gli over 65.